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Trasporti

Nuovi autobus GTT: appena inaugurati, già fuori servizio

In molti attendevano i tanto reclamizzati nuovi bus Gtt, ma in questi giorni si sono visti passare davanti alle fermate con la scritta «fuori servizio». Cosa sta accadendo?

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Dei nuovi bus ne abbiamo parlato anche noi, come tanti. Si sono dette molte parole al riguardo e, soprattutto, sono stati accolti con grandi aspettative, poiché rappresentavano non solo una bella novità ma un deciso cambio di rotta nel servizio pubblico – che faceva un salto di qualità. I nuovi bus, infatti, non solo erano più “belli” ma erano tecnologicamente avanzati, il cui punto forte era proprio il sistema installato a bordo, chiamato Sis Evo. Ma a quanto pare il Sistema Evoluto ha fatto cilecca.

I bus giallo-blu che lasciano i torinesi a piedi

Nei giorni scorsi si sono moltiplicati i casi dei nuovi bus Mercedes Concecto che passano davanti alle fermate con la scritta “Fuori servizio”, lasciando perplessi (e a piedi) i clienti in attesa – che poi sono costretti ad attendere un nuovo bus che, inevitabilmente, è pieno come un uovo. È il caso avvenuto la scorsa mattina (11 settembre) alle fermate della linea 18 – tra Barriera di Milano, Aurora e Vanchiglia.

Perché i nuovi autobus Gtt sono già “fuori servizio”?

Non sono problemi di motore o altro ad affliggere i mezzi – d’altronde i bus sono nuovi. Ma, a quanto pare è proprio colpa del sistema operativo che c’è a bordo: il Sis Evo. Questo è stato progettato per permettere la comunicazione diretta tra gli autisti e la centrale di controllo Gtt – specie in caso di emergenze, guasti, incidenti e così via. Solo che, come spiegato per bene in un precedente articolo, il sistema è ancora instabile e soggetto a ripetuti blackout, che si ripercuotono sulla qualità del servizio e sulla effettiva fruizione da parte dei cittadini.

Rinunciare al Sis Evo?

Visti i numerosi problemi e conseguenti disagi per autisti e passeggeri, in un primo tempo si era addirittura pensato di rinunciare al Sis Evo. Ma, ironia della sorte, non si può. O, almeno, non con questi nuovi bus. Risultato? Per il momento ci si deve tenere il Sistema e far buon viso a cattivo gioco, e magari sorridere – quando si può – nel vedere passare alla fermata uno di questi bus con la scritta “Fuori servizio”, quando forse è un bel po’ che si sta aspettando. Dal canto loro, i sindacati sono già sul piede di guerra, e promettono battaglia. Gli autisti dei nuovi mezzi, poi, non ci stanno a utilizzare la geolocalizzazione del proprio smartphone, quando quella del Sis Evo va in tilt – anche perché non piace sentirsi controllati. Così, l’unica soluzione è quella di rientrare in deposito e prendere un altro mezzo…

E con i nuovi tram in arrivo cosa accadrà?

Come molti di voi sapranno, è previsto anche l’arrivo di nuovi tram della Hitachi, di cui abbiamo già parlato. Anche questi saranno “evoluti” e più a misura di passeggero (e, perché no, conducente). Ma, fino alla primavera del 2021, si dovrà fare ancora i conti con i possibili (e spesso inevitabili) disagi. Nel frattempo, vallo però a spiegare ai disabili o agli anziani con problemi di deambulazione che, per esempio, la scorsa mattina hanno dovuto attendere diverso tempo l’arrivo di un mezzo adatto, a causa della mancata alternanza tra i tram “normali” e quelli a pianale ribassato. Ci sarà mai pace nel servizio di trasporto pubblico? Intanto i nuovi bus sono già stati presi di mira dai vandali, che li hanno rovinati.

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