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Tutti in Agosto e tutti morti di….”Contenzione”

Tre morti a causa della contenzione: pratica barbara e disumana. Tre persone che internate e detenute a forza nelle strutture psichiatriche hamnno perso la vita.

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13 Agosto 2019, nel reparto psichiatria dell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, muore bruciata una ragazza di diciannove anni, nell’incendio divampato per cause ancora sconosciute. Di padre bergamasco e di madre brasiliana, Elena Casetto è stata trovata carbonizzata in un letto di contenzione, sedata e legata. Sognava di studiare filosofia in Europa, rivela un amico di famiglia. Aveva perso il padre sette anni prima e da quell’epoca aveva vissuto a Bahia ed era ritornata da poco in Italia dietro insistenza della madre.

Soffriva d’ansia, ma non aveva mai tentato il suicidio finché, all’inizio di Agosto, cerca di buttarsi giù da un ponte. In seguito a ciò viene ricoverata prima a Brescia e poi a Bergamo, dove la madre la incontra su di una sedia a rotelle e imbottita di farmaci. Prega ripetutamente di essere portata a casa perché non è pazza, ma rimane inascoltata.

Ora si dice perfino che sia stata lei stessa ad appiccare il fuoco, ma sembra quantomeno difficile crederlo, visto come era legata al letto di contenzione. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani(CCDU) e la campagna nazionale”E Tu Slegalo Subito” hanno manifestato davanti all’ospedale Giovanni XXIII il 31 Agosto 2019, per denunciare la pratica disumana della contenzione. https://ccdu.org/comunicati.

Torinese soffocato durante un TSO

E’ il 5 Agosto 2015 quando Andrea Soldi muore soffocato durante un TSO a Torino. Seduto su una panchina nei giardini di Piazza Umbria, viene bestialmente catturato con un TSO, perchè da alcuni mesi era venuto meno all’obbligo di prendere gli psicofarmaci. Il “malato” che scappa dai farmaci è considerato e trattato come una belva, che scappa dal circo e deve essere catturato e legato con i lacci o con le “medicine”. Deve essere sotto il controllo dei farmaci, altrimenti scatta il TSO, per obbligarlo alla contenzione anche con il rischio di ucciderlo. L’uomo di 45 anni, stretto al petto con una forza brutale, ammanettato con le mani dietro, coricato a forza a pancia in giù su di una barella, muore, senza potersi difendere, privato di ogni libertà e della sua stessa dignità umana: un corpo buttato lì senza nessuna delle persone che lo amavano, in mezzo alla curiosità maligna della folla, solo perchè non voleva più prendere le “sue medicine”.

Prelevato dai carabinieri

Il 4 Agosto 2009, nel centro di salute mentale di San Luca a  Vallo della Lucania, muore Franco Mastrogiovanni, un maestro di 58 anni, dopo novanta ore di contenzione, senza acqua né cure, tra la noncuranza degli addetti, noncuranza perfino della telecamera che ha riprende tutta l’agonia dell’uomo. Era stato prelevato, quattro giorni prima, da un gruppo di carabinieri, vigili urbani e guardia costa, sulla spiaggia di Marina Piccola, mentre faceva il bagno, perchè accusato di eccesso di velocità e di aver tamponato alcune vetture la sera prima, ragione per cui era stato disposto un TSO. Non era il primo, ne aveva già subiti altri, perchè con il primo si eredita “l’etichetta” di matto, che rimane appiccicata per tutta la vita e, qualunque cosa il cosiddetto “matto” faccia, che non sia giudicata in linea con l’autorità psichiatrica, ecco che scatta il TSO. Cantava canzoni anarchiche e si è ribellato quando l’hanno catturato e urlava e sanguinava, cercando di liberarsi dai lacci di contenzione, aveva sete e fame d’aria e così è stato lasciato rantolando in agonia fino alla morte……che importa tanto è pazzo.

Si può togliere la dignità?

Ai pazzi si può togliere tutto perfino la dignità e la vita. Penso alla storia, all’Inquisizione, che con un’etichetta di eretico si abrogava il diritto di umiliare, torturare, derubare ed assassinare chiunque cadesse sotto il loro controllo.

Il CCDU è stato fondato in Italia nel 1979 ed è diventato una Onlus nel 2004. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) è un’organizzazione indipendente ed è collegato ideologicamente al CCHR (Citizen Commission on Human Rights), che ha sede a Los Angeles. Il CCHR International è stato fondato nel 1969 dalla Chiesa di Scientology e dal professor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria all’Università di Syracuse, Stato di New York e autore di fama internazionale.

Maria Grazia Scaglione

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