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Curiosità

I «leoni da tastiera» e il web moderno: come arginare fake news e messaggi d’odio?

L’ultima proposta intende permettere un account social solo a persone fisiche dotate di documento di identità. Ma non è finita qui

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Oggi Internet compie cinquant’anni. Non parliamo del web, che è una sotto-rete di Internet che riunisce i siti che permettono un sistema di navigazione ipertestuale e visualizzabili sul computer per mezzo di appositi programmi software, ovvero lì dove “navighiamo”. E sì che qui in Italia, per arrivare ad avere una linea internet domestica, abbiamo dovuto aspettare la fine degli anni ’90. Ma ormai internet, con il suo web, fa parte della nostra giornata fra chat, social, informazione, siti specialistici e quant’altro.

Il WEB e i suoi lati negativi

Purtroppo ,però, internet sa anche diventare un brutto posto e lo vediamo quotidianamente. Con il fatto che dietro una tastiera si può facilmente celare la propria reale identità, si scrive ormai di tutto, con ben poco tatto o buon senso. Da fake news a insulti di vario genere. Lo vedo io, anche solo scrivendo questi articoli, dove sono stata tacciata come ignorante –eufemismo di quanto davvero scritto, in risposta a uno dei miei articoli- perché non conosco la differenza scientifica e tassonomica fra polpo e polipo. Questo anche se il vocabolario Treccani segnala che per la lingua italiana sono spesso sinonimi (cit. “POLIPO 1. Variante frequente, spec. nell’uso com., di polpo,”), ma non ho mai minimamente pensato di essere dotta su tutto lo scibile umano, tantomeno in zoologia. In quell’occasione ho comunque imparato che il polipo e il polpo sono differenti, ma anziché insultare, il commentatore avrebbe fatto, a mio avviso, migliore figura ad esordire condividendo la sua consapevolezza zoologica, partendo dal presupposto che comunemente, purtroppo, sono due termini spesso confusi. Avremmo imparato tutti e sarei stata io stessa molto grata della nota. Lo vedete anche tutti voi, quanto il web sia un posto brutto, voi che leggete i nostri articoli, perché c’è la libertà di scrivere quello che si vuole e molto spesso leggete cose che non ritenete giuste, o adatte, o sensate.

La proposta

Per arginare questo far west del web è stata recentemente avanzata la proposta, da alcuni politici, nonché dal regista Muccino, di permettere l’iscrizione ai social solo a persone reali con annessa presentazione della carta d’identità. Tenendo sempre ben presente che nella stragrande maggioranza dei casi i “leoni da tastiera” non si preoccupano di nascondere il proprio IP e sono pertanto facilmente raggiungibili dalla polizia postale, ha senso, secondo voi, come proposta?

Forse porterebbe a una maggior consapevolezza e a un atto di responsabilità verso ciò che si scrive, ma ciò andrebbe a ledere anche il diritto, garantito dalle Nazioni Unite, di difendere e dimostrare anche in modo anonimo il proprio dissenso.

Voi come la pensate? Trovate che la proposta sia sensata?
Barners Lee, il papà del web, è ormai da tempo a lavoro su un protocollo che permetta di eliminare fake news e messaggi d’odio online e dice di essere vicino a una soluzione, ma al momento il tutto resta più che altro un mistero. Voi che altra alternativa potete immaginare?

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