Il vino è per tutti
Consigli in 4 passi per migliorare la tua esperienza col vino
Un termometro può salvare la tua cena. Scordati del rosso a temperatura ambiente, il vino andrebbe servito alla giusta temperatura. Ecco come trasformare un semplice vino in una fantastica esperienza per il tuo palato
Pensi di avere un buon vino a casa per la cena di stasera? Probabilmente il tuo vino preferito potrebbe essere più godibile se adottassi alcuni accorgimenti fondamentali per un’ottima degustazione.
Nel caso tu non le conoscessi, ci sono 4 passaggi base (in realtà sono molti di più) necessari per assaporare il vino, sto parlando di :
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Temperatura
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Bicchiere
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Abbinamento cibo
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Conservazione (dopo l’apertura)
Se avrai voglia e la pazienza di seguirmi in questa rubrica “ il vino è per tutti ”, troverai un articolo per ogni argomento elencato e oggi ti parlerò del primo step :
1 La temperatura del vino. Un termometro può salvare la cena
Qual’è la frase più ricorrente quando si parla di temperatura di servizio del vino?
Bianchi freddi e rossi a temperatura ambiente.
Ahimè, purtroppo non è così.
Se provate a mangiarvi una bistecca già cotta appena uscita fuori dal vostro frigorifero mi direste ovviamente che non è la fine del mondo, la bistecca è decisamente più gustosa calda.
Il motivo di questa preferenza è legata alle sostanze organolettiche che compongono la carne.
Il grasso della fettina di vitello è più gustoso fuso piuttosto che allo stato solido, provocando succulenza e sensazione vellutata in bocca, oltretutto le fibre si ammorbidiscono perciò è masticabile e rendono tenera la carne e non per ultimo il calore sprigiona i profumi.
Queste che ho appena descritto sono tutte sensazioni organolettiche che esistono anche nel vino.
La stessa cosa capita, per esempio, a un vino rosso se è a temperatura da frigorifero, in questo caso le sensazioni sono inibite dal freddo. Se invece lo stesso vino rosso fosse servito a 16°C verrebbero esaltati i profumi (da freddo non li sentiresti) e tutte le percezioni tattili che rendono armonico il gusto del vino.
Quindi, un rosso va servito a temperatura ambiente?
Si, ma alla “temperatura ambiente” di CANTINA e non a 24 gradi dei nostri alloggi.
Il tuo vino rosso preferito, se vuoi seguire un consiglio, si dovrebbe servire intorno a 16°C perché è la temperatura che esalta maggiormente le qualità organolettiche del vino rosso altrimenti a 24°C provocherebbe una sensazione troppo alcolica e a dir poco un risultato simile ad una brodaglia.
I vini bianchi e i vini passiti esaltano le proprie caratteristiche quando sono freschi cioè intorno a 12-14°C.
Gli spumanti sono più apprezzati freddi ovvero a 8-10°C.
Ovviamente i riferimenti che ho consigliato sono delle indicazioni generali, esistono infatti delle eccezioni come ad esempio il vino rosso molto strutturato e invecchiato (come il Barolo) si apprezza maggiormente ad una temperatura che oscilla da 18 a 20°C.
Per misurare la temperatura del vino esistono in commercio due prodotti in particolare, un termometro classico da mettere a contatto con il vino nel bicchiere oppure una fascia da applicare attorno alla bottiglia, io prediligo la seconda soluzione.
Mi permetto, infine, di portare avanti una battaglia di tutti gli amanti del vino ( #winelovers ) contro agli innumerevoli ristoratori che non hanno la minima idea di quale sia la temperatura di servizio del vino, vi prego, leggete e diffondete questo articolo nei ristoranti, non se ne può più del vino rosso o rosato “brodaglia” (alcune volte pure il bianco a 16-18°C perché è inverno! .
Scrivetemi se qualcuno vuole suggerimenti per un vino specifico, sono a vostra disposizione, non esitate a chiedere sia sui commenti dell’articolo o sul post facebook o altri social.
Nel prossimo articolo continuerò con il secondo consiglio dedicato al bicchiere [Qui Link] adatto al vino e al motivo del suo utilizzo.
Per saperne di più vi invito a visitare il blog www.vinoamoremio.it/blog oppure la pagina Facebook / Twitter / Instagram @vinoamoremio
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