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Influenza, in Piemonte 180mila persone malate. Picco in arrivo

Sta per arrivare il picco influenzale. I consigli dell’Istituto Superiore della Sanità per difendersi

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Influenza in Piemonte. Picco influenzale

TORINO – Dall’inizio della stagione sono circa 180 mila le persone colpite dall’influenza in Piemonte; 22 mila si sono ammalate nella settimana dal 30 dicembre al 5 gennaio, l’incidenza – informa una nota della Regione – è aumentata nell’età adulta ed è leggermente diminuita nell’età pediatrica. L’incidenza settimanale è di 5 casi per mille assistiti: nel dettaglio, 6,3 casi nella fascia da 0 a 14 anni; 5,3 casi da 15 a 64 anni; 3,2 nella categoria over 65.  Il dato è in linea con la tendenza nazionale. Si prevede che il picco dell’epidemia sarà nelle prossime settimane.

Influenza. Quasi 700.000 vaccinati in Piemonte

I piemontesi che si sono vaccinati sono oltre 693.000, in aumento rispetto allo scorso anno. «Non si segnalano, ad oggi, situazioni di particolari criticità nell’afflusso agli ospedali». La Regione, nelle scorse settimane, – si legge in una nota – ha dato indicazioni alle Aziende sanitarie che hanno predisposto singoli Piani con misure specifiche per prevenire le eventuali situazioni di iper-afflusso, in particolare in Pronto Soccorso.

Come difendersi dall’influenza

La trasmissione del virus dell’influenza – spiega l’Istituto Superiore della Sanità – si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. 

Oltre alle misure basate sui presidi farmaceutici, vaccinazioni e antivirali, l’ECDC raccomanda le seguenti misure di protezione personali (misure non farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza:

•             Lavare regolarmente le mani e asciugarle correttamente. Le mani devono essere lavate accuratamente con acqua e sapone, per almeno 40-60 secondi ogni volta, specialmente dopo aver tossito o starnutito e asciugate. I disinfettanti per le mani a base alcolica riducono la quantità di virus influenzale dalle mani contaminate e possono rappresentare una valida alternativa in assenza di acqua.

•             Buona igiene respiratoria: coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente e lavarsi le mani.

•             Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale.

•             Evitare il contatto stretto con persone ammalate, ad es. mantenendo una distanza di almeno un metro da chi presenta sintomi dell’influenza ed evitare posti affollati. Quando non è possibile mantenere la distanza, ridurre il tempo di contatto stretto con persone malate.

•             Evitare di toccarsi occhi, naso o bocca. I virus possono diffondersi quando una persona tocca qualsiasi superficie contaminata da virus e poi si tocca occhi, naso o bocca.

Le mascherine chirurgiche indossate da persone con sintomatologia influenzale possono ridurre le infezioni tra i contatti stretti.

La campagna di comunicazione sulla prevenzione dell’influenza dovrà quindi includere informazioni sulle misure non farmaceutiche.

Influenza in Piemonte: è essenziale l’igiene respiratoria

Tra i messaggi da privilegiare vi sono: l’igiene respiratoria (contenimento della diffusione derivante dagli starnuti, dai colpi di tosse, con la protezione della mano o di un fazzoletto, evitando contatti ravvicinati se ci si sente influenzati); l’evidenziazione che un gesto semplice ed economico, come il lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito, costituisce un rimedio utile per ridurre la diffusione dei virus influenzali, così come di altri agenti infettivi.

Sebbene tale gesto sia sottovalutato, esso rappresenta sicuramente l’intervento preventivo di prima scelta, ed è pratica riconosciuta, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra le più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni anche negli ospedali.

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