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Economia - Regione

Torino, effetto smartworking: bar e ristoranti in ginocchio

Bar e ristoranti a Torino, dopo mesi di pena, soffrono ora di una carenza di clienti a causa dello smartworking. Molti di quelli che hanno potuto riaprire ora rischiano seriamente di chiudere

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Bar e ristoranti Torino in ginocchio

Lo smartworking, oggetto di crescita esponenziale durante il periodo di lockdown ha avuto un effetto positivo sui costi aziendali e sull’ambiente – per via del meno traffico. Ma, a quanto pare, ha invece avuto – e sta avendo – un effetto negativo sui locali pubblici come bar e ristoranti.

Pochi clienti, troppo pochi…

La lamentela di chi ha appena riaperto il proprio locale dopo i mesi di chiusura forzata è che i clienti latitano. Ce ne sono troppo pochi per potersi riprendere. E non è solo una questione di distanziamento sociale che ha ridotto drasticamente la capienza di bar e ristoranti, ma è che proprio di clienti se ne vedono pochi. Con questo andazzo, in molti dicono che sarà molto dura riuscire a tenere aperto perché le spese per affitti, luce, gas, personale ecc. – a differenza dei clienti – ci sono sempre e ogni giorno.

Una drammatica flessione

I bar e i ristoranti del centro, che prima dell’emergenza sanitaria vivevano in particolar modo di turisti e impiegati, oggi fanno i conti con un drammatico calo delle presenze di quasi il 70%. Una cifra enorme, se si pensa a quanto può corrispondere in mancato guadagno. Se la tendenza non si inverte, il settore rischia di precipitare nel baratro apertosi a marzo e che si sperava potesse chiudersi con la riapertura della città e, ora, delle Regioni.

Dove sono i lavoratori?

I gestori di bar e ristoranti sono tutti concordi: dove sono finiti gli impiegati e i lavoratori degli uffici centrali? Secondo le stime, colazioni e pranzi della pausa lavoro sono più che dimezzati. Senza contare che, sempre dal lockdown, sono mancate anche le scuole e dunque gli studenti. I turisti, poi, per ora anch’essi mancano all’appello – anche se qualche piccola avvisaglia la si vede. E poi, riflette qualcuno, cosa accadrà ad agosto quando le aziende potranno licenziare? Se già ora ci sono pochi lavoratori in giro per via dello smartworking, cosa ne sarà quando ci saranno i licenziamenti di massa – che nessuno si augura possano esserci? Si vedrà. Anche perché qualcuno ha già “predetto” il ritorno del virus.

Immagine di copertina credit: pixabay-Free-Photos 

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