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Rapina alla Lidl di Torino: tra i malviventi anche il responsabile di un omicidio. Il video

Tre rapinatori alla Lidl di Torino. Uno di loro aveva commesso un omicidio plurimo alcuni anni fa. Il video della rapina

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Rapina LDL Torino

TORINO – Con l’avvicinarsi delle festività natalizie sono stati incrementati i servizi di prevenzione generale da parte delle volanti della Questura e quelli di repressione dei reati posti in essere dalla Squadra Mobile. La presenza di denaro contante e l’aumento dell’ordinaria attività effettuata presso le attività commerciali porta un conseguente aumento dei reati predatori. Mercoledì sera, infatti, tre rapinatori hanno commesso un reato proprio alla Lidl di Strada Altessano. I dettagli della vicenda.

Tre rapinatori arrestati per la rapina della LIDL di Strada Altessano

Mercoledì sera, gli agenti della Sezione Antirapina della Squadra Mobile hanno arrestato tre cittadini italiani: VACIRCA Salvatore e MONSOLINO Micheal, entrambi pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e ARNONE Aldo, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e più volte arrestato da questo Ufficio. Negli anni ‘80 si è reso responsabile anche di omicidio plurimo e tentato omicidio in danno delle vittime dell’esplosione del palazzo sito in via Tonello quando lo stesso, insieme al fratello Roberto e altri, faceva esplodere tale abitazione per tentare una truffa all’assicurazione.

Rapina alla Lidl, poco prima delle 20 di mercoledì

Poco prima delle 20, il trio entra in azione: in due si travisano con dei caschi integrali da motociclista, lasciando autista e auto appena poco lontano dal plesso commerciale individuato per commettere la rapina: si tratta del supermercato Lidl di Strada Altessano. Commesso il reato, però, i rapinatori vengono bloccati, poco dopo, dagli agenti della Squadra Mobile intervenuti a seguito del reato.

Le successive perquisizioni portano al rinvenimento di un revolver cromato Smith & Wesson calibro 357 Magnum con cui gli stessi avevano poco prima commesso la rapina, completo di 5 proiettili e pronto a far fuoco.

L’arma usata per la rapina era rubata

Da accertamenti, è poi emerso che l’arma era stata rubata nel corso di un furto in abitazione in provincia di Torino, nei pressi di Ivrea. I poliziotti recuperano anche la refurtiva della rapina: più di mille euro circa in contanti. Gli investigatori ritengono che l’arma da fuoco utilizzata e i caschi indossati possano rappresentare la firma del gruppo su altre rapine commesse recentemente a Torino. Sono, infatti, al vaglio degli inquirenti ulteriori eventi criminosi accomunati dalla medesima pistola e da rapinatori che utilizzavano dei caschi da motociclista.

Rapina Lidl Torino
Rapina Lidl Torino

L’omicidio commesso da Aldo Arnone

Il 21 dicembre 1982, ARNONE Aldo, con il fratello Roberto, Pino D’Amuri ed altri, fecero crollare a Torino lo stabile di via Tonello 5. Confessò il delitto dicendo: “Sono stato io, con il mio accendino, ad appiccare il fuoco che ha poi provocato lo scoppio (…) Ci ho messo tutti questi mesi per fare chiarezza dentro di me, ma il peso di sette morti è troppo da sopportare. (…) Quella sera arrivai in via Tonello intorno alle 23 sapevo bene cosa dovevo fare. Avevo fatto un sopralluogo nel pomeriggio precedente. Con il mio accendino diedi fuoco a un liquido infiammabile già versato sotto la porta del retrobottega del minimarket. Poi i miei ricordi sono confusi. Ci fu lo scoppio. Fui scagliato in mezzo al cortile”. Coinvolti nei fatti Pino D’ Amuri, suicida che doveva organizzare l’incendio per truffare l’assicurazione. Sarebbe stato lui a versare il liquido infiammabile. L’ incendio provocò uno scoppio violentissimo che fece crollare tutto il palazzo. Sotto le macerie i vigili del fuoco recuperarono i corpi di sette vittime e una decina di feriti. Tra gli accusati, vi era anche Eliseo Decubellis, titolare del minimarket assieme a Pino D’ Amuri, che si uccise nel carcere di Cuneo.

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Dati, immagini e video forniti dalla Questura di Torino

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