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38enne occupa un alloggio torinese minacciando il proprietario

Al momento di regolarizzare la situazione diventa prepotente e aggressivo minacciando il proprietario e provocandogli la perforazione di un timpano. Ecco cosa è accaduto parecchi mesi dopo

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Polizia di Stato

TORINO – Nell’aprile del 2019, un uomo pubblica un annuncio proponendo la locazione parziale del suo appartamento. Alla comunicazione risponde un cittadino italiano di 38 anni il quale si mostra interessato all’abitazione solo per pochi mesi. Dopo aver stabilito e condiviso le regole della coabitazione, al locatario vengono consegnate le chiavi dell’appartamento, ubicato nel quartiere Pozzo Strada.

Minacce e aggressioni

Nel mese di giugno, terminato il periodo di prova, al fine di regolarizzare la situazione, il proprietario chiede all’affittuario quali fossero le intenzioni. Da questo momento, il trentottenne inizia a diventare prepotente ed aggressivo minacciando più volte la controparte la quale, spesso, si vede costretta a non rientrare in casa per evitare il clima che si è creato, vivendo in uno stato di paura e soggezione. Il locatario, inoltre, non solo non rispetta le regole della coabitazione ma in più di un’occasione impedisce al suo coinquilino di accedere alla propria abitazione. Stessa sorte capita alla compagna del proprietario, destinataria di minacce e alla quale viene, allo stesso modo, impedito di accedere nell’alloggio.

Lo colpisce gravemente alla testa

Nel mese di luglio, durante un incontro tra i due, il trentottenne non solo minaccia nuovamente la vittima ma la colpisce al capo procurandogli una perforazione del timpano, con una prognosi di poco inferiore ai 50 giorni. Successivamente, il proprietario scopre anche che la serratura della porta è stata cambiata.

Estersione, atti persecutori e lesioni

Gli agenti del Commissariato San Paolo, a seguito delle denunce della vittima, esperiscono una serie di accertamenti che hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita nei giorni scorsi. Al trentottenne sono stati contestai i reati di estorsione, atti persecutori e lesioni.

Informazioni fornite dalla Questura di Torino

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