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Ambiente e Natura

Bici, monopattini elettrici, scooter… arriva a Torino lo sharing a Flusso Libero

La Giunta Comunale di Torino ha dato il via libera ai servizi in Sharing a Flusso Libero per le bici (anche a pedalata assistita), gli scooter, i monopattini elettrici, i segway e tutti gli altri veicoli a propulsione elettrica. Ecco cosa cambia per i cittadini

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Bici sharing

Su proposta dell’assessora Maria Lapietra è stata appena approvata la delibera sullo sharing a flusso libero. La Giunta Comunale ha così fissato le linee guida per l’esercizio dei servizi free floating e l’utilizzo di biciclette (tradizionali e a pedalata assistita), dei monopattini elettrici, dei segway, degli scooter e tutti gli altri veicoli innovativi a propulsione elettrica.

Non abbandoniamoli per strada

Uno dei problemi che si sono riscontrati con l’utilizzo dei mezzi in sharing da parte dei cittadini è che spesso questi vengono abbandonati per strada, senza un occhio di riguardo e in modo selvaggio – creando così problemi di recupero e utilizzo da parte degli altri cittadini. Per questo, le linee guida fissate da Palazzo Civico intendono anche regolamentare la sosta dei mezzi ed evitare l’abbandono selvaggio, in modo da disciplinarne il recupero. Oltre a ciò, è stato previsto l’avvio di un Tavolo di lavoro con gli operatori interessati alla gestione dei servizi di mobilità in sharing.
«Potremo così monitorare il servizio complessivo, valutare e concordare azioni volte al suo miglioramento e far fronte a eventuali criticità – spiega l’assessora Lapietra – In un secondo “Tavolo” verranno analizzati i dati sulla circolazione dei dispositivi di micromobilità per i quali abbiamo aderito alla sperimentazione promossa dal Ministero dei Trasporti». È anche prevista una disposizione circa l’aumento o la riduzione del numero dei mezzi elettrici riguardo la composizione delle flotte degli operatori di micromobilità in sharing.

Rispettare le norme del Codice della strada

Benché si tratti di mezzi “alternativi” ed ecologici, questi (e i loro conducenti) sono comunque tenuti a rispettare le norme del Codice della strada. Tuttavia, nelle piazze San Carlo, Castello, Vittorio Veneto, Carlo Alberto, Carignano e Palazzo di Città «la sosta sarà consentita solo nelle aree destinate a parcheggio di cicli e motocicli delimitate da apposita segnaletica, laddove esistenti».

Segway per le strade di una città

Recuperare i mezzi abbandonati

La delibera della Giunta Comunale prevede anche che i mezzi parcheggiati o abbandonati siano recuperati in modo efficiente e completo. Al fine di garantirne la rimozione, «i singoli operatori dovranno predisporre un servizio di call center, pronto intervento e controllo dei dispositivi, attivo 365 giorni l’anno e sull’intero arco della giornata, con personale pronto a rimuoverli o spostarli entro 24 ore dalla segnalazione», riporta la nota di Palazzo Civico.

Ci sarà anche un’assicurazione contro gli incidenti

Bici, monopattini, segway, scooter e via discorrendo non sono esenti da possibili incidenti o dal provocare danni a cose o persone. Per questo motivo, i futuri gestori dello sharing cittadino dovranno sottoscrivere una polizza assicurativa «con massimali di copertura pari almeno a 5 milioni di euro per responsabilità civile verso terzi, includente la copertura dei danni alle strutture e agli utilizzatori del servizio e una seconda, sempre di 5 milioni di euro, per la responsabilità civile personale del conducente». Ora si dovrà procedere alla presentazione delle domande per la gestione del servizio di sharing.

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