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Smog: oggi a Torino scatta il blocco fino a diesel Euro 5. Stessa cosa in altri 26 Comuni del Piemonte

Da oggi e sino a giovedì blocco ai veicoli diesel sino a Euro 5 a Torino e altri 26 Comuni del Piemonte. Marnati: «semaforo arancione assurdo». Tutti i Comuni in cui scatta il provvedimento

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Qualità dell'aria e smog

TORINO – Stop ai veicoli diesel fino a Euro 5 da oggi, 17 novembre a giovedì 19 a Torino e in altri 26 Comuni del Piemonte. È infatti scattato il livello arancione del semaforo antinquinamento. L’assessore della Regione Matteo Marnati: «semaforo arancione assurdo», non è il momento giusto.

Per la prima volta da ottobre

Il provvedimento di includere Torino e gli altri Comuni del Piemonte al livello arancione scatta quest’anno per la prima volta dall’entrata in vigore, ai primi di ottobre, dei provvedimenti per il miglioramento della qualità dell’aria previsti dall’accordo di Bacino Padano del 2017. Il provvedimento è scattato perché nel capoluogo piemontese la concentrazione delle polveri sottili nell’aria ha superato i 50 microgrammi al metro cubo per più di quattro giorni consecutivi.

Le limitazioni al traffico

Da oggi, dunque, dalle 8:00 alle 19:00 per il trasporto persone alle limitazioni permanenti si aggiungono i blocchi sui veicoli diesel fino a Euro 5 e su benzina fino a Euro 1. Per il trasporto merci divieto di circolazione dei veicoli diesel con omologazione Euro 3 ed Euro 4, dalle 8:00 alle 19:00. Il prossimo rilevamento dell’Arpa è previsto per giovedì e in base ai dati verrà deciso se confermare o revocare il provvedimento.

Una decisione assurda

La misura del blocco, secondo l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, costituisce «un ulteriore disagio in una situazione già difficile ed emergenziale». Per questo motivo, insieme ai colleghi delle altre tre Regioni dell’accordo di Bacino padano, è da un mese che viene sollecitato un incontro con il ministro Costa, «ma al momento non è ancora stata fissata la data per trovare una soluzione alla situazione».

Già c’è il lockdown, ci mancava anche il blocco

«In un periodo di lockdown e con i trasporti al 50%, una misura di questo tipo non solo è assurda, ma rischia di generare nuovamente un sovraccarico del trasporto pubblico – sostiene Marnati in una nota della Regione Piemonte – Il fatto che in un momento il traffico si è ridotto, il valore delle polveri sottili cresce a causa dell’assenza di precipitazioni e di vento ed è la dimostrazione concreta, come ho sempre dichiarato, che il traffico incide veramente poco e lo vogliamo dimostrare scientificamente. Ma da sola la Regione Piemonte non può derogare».

La pensa così anche Cirio

Dello stesso avviso è il presidente Alberto Cirio: «Non potendo usare la macchina per andare a lavorare le persone, soprattutto nelle grandi città, dovranno usare i mezzi pubblici sovraccaricando nuovamente bus e tram che sono tra i luoghi più a rischio di contagio».

Tutti i Comuni interessati dal provvedimento

La misura straordinaria, che scatta dopo 4 giorni di superamento del valore di polveri sottili, fissato a 50 microgrammi per metro cubo, riguarda
Torino
Beinasco
Borgaro Torinese
Collegno
Grugliasco
Moncalieri
Nichelino
Orbassano
Rivoli
San Mauro Torinese
Settimo Torinese
Venaria
Caselle Torinese
Chivasso
Leinì
Mappano
Pianezza
Volpiano
Chieri
Alessandria
Casale Monferrato
Novi Ligure
Tortona
Asti
Novara
Trecate
Vercelli.

Vengono fermati gli autoveicoli per trasporto persone fino a Euro 5 diesel (e veicoli a benzina Euro 1 solo per i Comuni della Città metropolitana di Torino, come stabilito dalle rispettive ordinanze) e tutti quelli adibiti al trasporto merci fino a Euro 4 diesel. Le limitazioni si applicano solamente nei centri indicati nelle rispettive ordinanze sindacali, che possono contenere anche modifiche di orario. Si ricorda, infine, il divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa quando è disponibile un impianto di riscaldamento alternativo e il divieto assoluto di combustioni all’aperto anche in presenza di deroghe.

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