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Piemonte, Far West su treni e bus: se entro venerdì non lo fa il Governo, interviene la Regione

Sui treni e sui bus extraurbani in Piemonte regna il Far West. Si parte in un modo e si arriva in un altro. Ora intende intervenire la Regione, se non ci pensa il Governo

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Treni e far west in Piemonte

Sui mezzi pubblici in Piemonte, in particolare treni e autobus extraurbani regna il caos. Viaggiatori confusi, norme non rispettate e scene da Far West. Il tutto a causa delle regole per il distanziamento sociale che sono diverse da Regione a Regione. Ecco così che si parte da una Regione in un modo e si arriva in quella accanto in un altro.

Se non interviene il Governo…

In Giunta regionale del Piemonte sono determinati e annunciano che «se entro venerdì non interverrà il Governo sulla possibilità di un uso più ampio dei posti a sedere sui treni e sui bus extra-urbani, confortati dal parere positivo dei nostri Comitati scientifici abbiamo intenzione di emanare un’ordinanza regionale valida da sabato 4 luglio 2020, al fine di risolvere una situazione ingestibile con treni che non possono partire da una regione in un modo e arrivare in quella accanto in un altro, generando confusione generale tra i passeggeri e gli stessi operatori del trasporto pubblico. Il Far West nuoce a tutti», spiegano il governatore Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi.

L’anarchia nelle norme

«Di fronte all’anarchia che si è verificata nei giorni scorsi e nella totale assenza di un intervento da parte del Governo, ci siamo attivati chiedendo un parere ai nostri referenti scientifici – puntualizzano Cirio e Gabusi – Oggi abbiamo sottoposto il tema anche in Conferenza delle Regioni perché riteniamo urgente un’azione da parte del Ministero che renda omogenea la situazione tra le diverse regioni. Ne abbiamo parlato anche con la Regione Lombardia». Il Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di crisi, il Gruppo di lavoro Fazio e il Settore Prevenzione dell’Assessorato regionale alla Sanità, alla luce dell’attuale situazione epidemiologica del Piemonte, hanno dato riscontro favorevole alla richiesta della Regione. Ora staremo a vedere cosa accadrà.

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