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Piemonte, continua la polemica sul contrasto al gioco patologico

La scena politica ed economica piemontese è ancora dominata dalle discussioni sulla nuova legge in materia di gioco d’azzardo. Ecco le parole dei protagonisti, con uno sguardo ad un esempio virtuoso.

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Gioco d'azzardo patologico

È Domenico Rossi, vicepresidente della Commissione Sanità e consigliere regionale del Partito Democratico in Piemonte, a tuonare contro la nuova legge per il contrasto del gioco d’azzardo patologico. Una legge che, stando alle sue dichiarazioni alla stampa, “fa acqua da tutte le parti”. Da questa considerazione è nata l’interrogazione all’assessore Icardi, con particolare riguardo alle norme di distanziamento fisico dei luoghi di gambling da luoghi sensibili. “Considerato che il fenomeno è ancora in crescita e contestualmente si abbassa l’età media dei giocatori – ha continuato Rossi – ’ideale sarebbe portare in aula e approvare la legge di iniziativa popolare per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico promossa da tante associazioni del territorio”.

Mentre la politica si interroga e discute, la battaglia contro il gioco patologico e le dipendenze da gambling viene combattuta soprattutto dai brand di questo settore. Lo dimostra il gruppo LeoVegas, che in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze Cliniche della Karolinska Institutet dell’Università svedese di Solna, ha inaugurato un lavoro di ricerca scientifica per capire meglio i problemi legati al gioco e creare nuove modalità di prevenzione.

“In qualità di ricercatori universitari, abbiamo il dovere di diffondere conoscenze utili alla società – ha spiegato Philip Lindner, docente associato dell’ateneo svedese – Questa collaborazione ci offre un’opportunità unica di studiare dati che in precedenza non erano disponibili per la ricerca. Ci auguriamo che la collaborazione porti a nuovi modi per identificare e aiutare i giocatori a rischio, nella fase più precoce possibile”.

Una ricerca dalla durata di quattro anni, che avrà proprio il finanziamento di LeoVegas, che per bocca del suo CEO, Gustaf Hagman, ha sottolineato la centralità del gioco responsabile nella sua offerta. “Siamo orgogliosi di collaborare con il Karolinska Institutet – ha commentato – per svolgere questa preziosa ricerca e speriamo che i responsabili a livello istituzionale e l’industria del gioco siano in grado di applicare i risultati per sostenere un’esperienza di gioco più responsabile”. 

In attesa che anche negli ambienti politici si smuova qualcosa, la battaglia al gioco d’azzardo patologico va avanti grazie all’impegno di aziende virtuose e di ricercatori preparati, unendo tecnologia, scienza e sviluppo. Un’alleanza a sostegno del gioco responsabile e sicuro.

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