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Parkinson, dolori, epilessia… Se i farmaci non bastano c’è il nuovo Centro di Neurochirurgia funzionale dell’ospedale Molinette Torino

All’ospedale Molinette di Torino, Città della Salute, ora c’è un nuovo Centro di Neurochirurgia funzionale per combattere le malattie croniche invalidanti, tra cui il Parkinson. Ecco come funziona

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All’ospedale Molinette di Torino, Città della Salute, è stato appena inaugurato il nuovo Centro di Neurochirurgia funzionale, diretto dal prof. Michele Lanotte. Il Centro si fregia di essere l’unico in Italia in grado di rendere utilizzabile dai cittadini e dai pazienti un nuovo approccio clinico–gestionale, grazie ai nuovi ambulatori e alle nuove tecnologie. Si tratta dunque di una struttura unica nel panorama nazionale, realizzata in modo da poter beneficiare di tutte le più recenti innovazioni tecnologiche e terapeutiche. Utilizzando inoltre i più moderni approcci gestionali, il Centro consentirà di ridurre le liste di attesa e di aumentare ulteriormente l’indice di attrazione verso pazienti da altre regioni italiane – grazie anche a una maggiore efficienza operativa.

Un punto di riferimento a livello nazionale

La significativa percentuale di pazienti con disordini del movimento (circa il 35%) che si rivolgono al Centro di Torino dalle altre regioni italiane è una concreta testimonianza di un riconoscimento a livello nazionale dell’importante attività svolta.
«Siamo responsabili – spiega il professor Lanotte – dell’erogazione di innovative terapie e trattamenti chirurgici di alta specialità per le persone con malattie croniche veramente molto invalidanti per la qualità della vita, quali la malattia di Parkinson, le distonie, i tremori, l’epilessia e la nevralgia trigeminale e altre sindromi dolorose di grado severo».

Cos’è la Neurochirurgia funzionale

La Neurochirurgia funzionale è una branca della neurochirurgia che ha come scopo migliorare le malattie del sistema nervoso centrale e periferico dovute a un alterato funzionamento dei circuiti neuronali, e lo fa mediante un approccio chirurgico. Questa pratica interviene sulla modulazione e il ripristino delle funzioni e dei circuiti neuronali attraverso interventi chirurgici in prevalenza di stimolazione. L’approccio chirurgico più utilizzato è la cosiddeta neuromodulazione elettrica, che avviene per mezzo di un impianto di elettrodi cerebrali. Questi, collegati a un pacemaker, possono determinare un significativo miglioramento delle malattie del sistema nervoso. Nel caso invece di sindromi dolorose farmaco-resistenti si utilizza un impianto di elettrodi spinali.
Ma la neuromodulazione non è soltanto elettrica, esiste infatti la possibilità di intervenire mediante una neuromodulazione chimica attraverso l’impianto di sistemi di infusione di farmaci direttamente nel compartimento intratecale. In questo modo si può trattare il dolore di origine neoplastica o la spasticità di origine encefalica o midollare.

Il Centro Regionale di Riferimento

Quale Centro Regionale di Riferimento, il Centro di Neurochirurgia Funzionale ha il compito di coordinare la prima Rete regionale in Italia di Neurochirurgia funzionale, lavorando in stretta collaborazione multidisciplinare con Neurologi, Psichiatri, Anestesisti, Terapisti del Dolore e Neuroradiologi.
«I nuovi ambulatori, appena aperti al pubblico – sottolinea il prof. Lanotte – hanno permesso in soli 15 giorni di attività di ridurre i tempi di attesa per una visita di Neurochirurgia Funzionale dai 3 mesi della scorsa primavera agli attuali 10-15 giorni. Sono oltre 600 le persone che nel 2018 si sono rivolte alla nostra struttura e nel 2019 prevediamo un ulteriore aumento del 25% di pazienti. Il nostro obiettivo è anche quello di aumentare ulteriormente l’indice di attrazione dei pazienti per gli interventi chirurgici».

Il ruolo del computer nella chirurgia

Il nuovo Centro delle Molinette, come detto, si avvale delle più recenti innovazioni tecnologiche finalizzate all’attività chirurgica. Per esempio, si hanno a disposizione nuovi sistemi computerizzati e nuove attrezzature di sala operatoria. «In alcuni casi la chirurgia computer-guidata ci permetterà di ridurre l’invasività degli interventi chirurgici più complessi», fa notare Lanotte.

C’è anche il Centro Training

In concomitanza dell’inaugurazione dei due ambulatori, si è presentato anche un nuovo Centro Training, con una sala polifunzionale informatica per riunioni con operatori sanitari, pazienti e caregiver, simulazioni virtuali degli interventi chirurgici, finalizzata alla formazione di medici e specialisti di respiro internazionale – si legge in una nota di Città della Salute Torino.

Un grande impegno anche economico

Costato circa 650mila euro, il nuovo Centro di Neurochirurgia Funzionale è frutto di un’intensa attività di partnership tra la Città della Salute di Torino e NGC Medical, azienda del gruppo Medtronic, fortemente motivata a investire nell’innovazione tecnologica e gestionale, con l’obiettivo di realizzare un polo innovativo in grado di diventare fulcro di diffusione culturale sia in ambito clinico che gestionale. L’attività del Centro di Neurochirurgia Funzionale si estende ad ambiti di ricerca gestionale sanitaria, sperimentazione clinica e formazione di altri operatori sanitari – oltre alla componente clinico-assistenziale di diagnosi e terapia.
Allo stato attuale, il personale strutturato che fa parte del Centro di Neurochirurgia Funzionale è costituito da due Neurochirurghi e da una Psicologa Psicoterapeuta, oltre al personale infermieristico specificatamente formato.

Come accedere al Centro

Per accedere al Centro si possono utilizzare le tradizionali modalità di accesso: prenotazioni visite tramite CUP Centro Unificato Prenotazioni e CUPA Neuroscienze. È tuttavia disponibile per i pazienti un indirizzo di posta elettronica dedicato a cui fare riferimento: neurochirurgiafunzionale@cittadellasalute.to.it.

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