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Salute

Rivoluzione nel trattamento post-ictus: arriva la mano robotica alla Città della Salute di Torino

Alla Città Della Salute di Torino è arrivata la Mano Robotica 2.0 del Progetto RIABILITA, l’innovativa e straordinaria tecnologia al servizio della salute e di coloro che hanno avuto un ictus, lesioni al sistema nervoso o al midollo spinale

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TORINO – Presentata ieri alla Città della Salute di Torino la mano robotica 2.0, parte del Progetto RIABILITA diretto dal prof. Giuseppe Massazza, direttore della struttura di Medicina Fisica e riabilitazione universitaria. Dimostrazione dal vivo delle potenzialità e di quanto è possibile fare con l’innovativa mano robotica.

RIABILITA, un investimento per la salute

Rotary International, con il contributo di Reale Foundation ha investito circa 110 mila euro, donati al Dipartimento universitario di scienze chirurgiche tecnologie avanzate in ambito riabilitativo per essere utilizzati nell’ambito del progetto RIABILITA diretto dal prof. Massazza. Grazie a questo supporto, il  Centro di eccellenza di Medicina fisica di Riabilitazione universitaria dell’ospedale Molinette di Torino ha avuto modo di acquisire la mano robotica 2.0 Gloreha per la neuroriabilitazione post ictus, e otterrà anche un ecografo di alta fascia per la diagnosi e la riabilitazione interventistica.

Offrire le migliori opzioni di cura ai pazienti

La mano robotica 2.0 è parte fondamentale di un processo di avanzamento tecnologico in campo riabilitativo. Con questa nuova strumentazione acquisita si implementerà il nuovo modello fisioterapico proposto dal professor Massazza, Direttore del Dipartimento Ortopedia Traumatologia e Riabilitazione della Città della Salute. Le moderne attrezzature fornite garantiranno l’accesso alle migliori cure riabilitative del paziente nel suo complesso.

Il gruppo di lavoro

Dove e con chi si utilizzerà la mano robotica 2.0

Il nuovo dispositivo, la mano robotica 2.0, trova ampia applicazione su pazienti che hanno subìto un ictus o con paresi o plegia dovuti a lesioni al sistema nervoso centrale, a quello periferico o altre lesioni midollari. La stessa cosa per i pazienti affetti da deficit muscolo-scheletrici e i deficit in ambito pediatrico. La tecnologia si può utilizzare sin dalla fase precoce dell’evento e anche accompagnare il paziente durante tutto il suo percorso riabilitativo.

Come funziona la mano robotica 2.0

La mano robotica 2.0 e tutta l’attrezzatura che fa parte del sistema sfrutta anche degli specifici giochi interattivi per l’intero arto superiore e degli esercizi di stimolazione cognitiva che si prestano a un impiego anche nella fase più avanzata del percorso terapeutico. Con questo percorso studiato ad hoc si mira non solo a supportare la riabilitazione motoria dell’arto superiore, ma anche a stimolare la plasticità neuronale del paziente.
«Il Progetto Riabilitativo Individuale per le patologie neurologiche, grazie a RIABILITA, acquisisce una arma in più: nuove tecnologie robotiche riabilitative – sottolinea il prof. Giuseppe Massazza, Direttore Dipartimento Ortopedia, Traumatologia e Riabilitazione della Città della Salute di Torino – Il Progetto riabilitativo diventa di percorso e il paziente potrà essere seguito dalla fase ospedaliera alla fase extra ospedaliere sino al domicilio. Innovazione, efficacia e sostenibilità sono le parole chiave della sfida che l’Università di Torino e la Città della Salute e della Scienza lanciano per la Riabilitazione del terzo millennio».

Una curiosità: da disabilita a riabilita

Oggi il progetto si chiama RIABILITA, ma un tempo si chiamava DISABILITA. L’idea del nuovo nome arriva proprio dal marito di una paziente che, in una e-mail indirizzata al prof. Massazza, suggeriva di chiamare il progetto “riabilita” e non “disabilita”, poiché loro stavano effettivamente riabilitando la moglie.

Le interviste esclusive di Torino Fan

Noi di Torino Fan abbiamo partecipato alla presentazione della mano robotica 2.0 al Progetto RIABILITA tenutasi ieri presso la Città della Salute di Torino. In questi video, il prof. Massazza ci spiega cos’è il progetto RIABILITA e la mano robotica 2.0. Dall’altro lato, il dottor Franco Nessi già chirurgo vascolare, colpito da un ictus il 26 dicembre 2017, si è offerto come volontario per la riabilitazione proprio tramite la mano robotica 2.0, e ce lo racconta nel video da noi realizzato durante la presentazione.

Franco Nessi, il primo paziente

Abbiamo chiesto al primo paziente, ex medico chirurgo, di raccontarci la sua storia. Eccola, in esclusiva, da Torino Fan

La partnership con Reale Foundation e Rotary Torino

L’iniziativa Progetto RIABILITA si inserisce in una consolidata partnership tra Reale Foundation e la Città della Salute, che attraverso partnership di eccellenza come quella con i Rotary Torinesi ha già dato vita a diversi progetti con l’obiettivo di sostenere un processo di innovazione nel welfare che sia accessibile, inclusivo ed efficace.
«Partnership strategiche e processi di innovazione volti a generare impatti intenzionali, positivi e misurabili sono i principi guida di Reale Foundation – ha dichiarato Luca Filippone, Direttore Generale di Reale Mutua – siamo ogni giorno più convinti che innovazione e sostenibilità debbano coesistere nelle strategie aziendali per garantire soluzioni efficaci e mitigare i rischi, offrendo risposte adeguate alle aspettative dei nostri stakeholder».

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