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Salute

Allergie: alle Molinette arrivano le nuove cure

Un paziente allergico agli acari della polvere soffre di rinite e asma. Ma ora, medici e pazienti insieme per combattere le allergie con l’immunoterapia allergene specifica, una potenziale soluzione del problema

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Allergie respiratorie

Le allergie non sono soltanto un problema primaverile, ma sono in agguato anche in autunno. E uno dei principali nemici delle persone allergiche in questa stagione sono gli acari della polvere. Questi piccoli “ragnetti” invisibili a occhio nudo, hanno la loro massima concentrazione proprio tra settembre e novembre, mesi durante i quali, con le finestre chiuse e l’accensione dei termosifoni, nelle case si verificano tassi di umidità e temperature ideali alla loro diffusione. Gli acari della polvere in pratica vivono a spese di chi li ospita senza saperlo e scelgono come “tane” materassi, cuscini, moquette e tappeti, dove possono vivere a lungo liberando migliaia di particelle di escrementi che agiscono come potenti allergeni respiratori.

Una delle malattie allergiche respiratorie più diffuse

«L’allergia agli acari della polvere – spiega il dottor Gianni Cadario, Direttore Allergologia e Immunologia Clinica dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino – è una delle malattie allergiche respiratorie più diffuse nei Paesi occidentali e per di più ha le caratteristiche di una condizione perenne. Gli acari della polvere infatti sono in grado di scatenare uno stimolo allergenico continuo in tutti i periodi dell’anno e soprattutto in autunno. Si annidano nelle nostre case e in generale in tutti gli ambienti chiusi dove torniamo a vivere nei periodi meno caldi. La sensibilizzazione allergica verso gli acari è responsabile sia di Asma Allergico sia di Rinite Allergica – prosegue il dott. Cadario – Non va dimenticato che in Piemonte esiste una Rete di allergologia, unica in Italia e in Europa a livello di infrastrutture telematiche. Si tratta di una realtà distribuita su tutto il territorio regionale, in cui gli operatori che hanno accesso inseriscono i dati clinici, con la possibilità di contribuire alla sorveglianza epidemiologica, valutando incidenza e prevalenza delle diverse patologie allergiche, con un’evidente utilità pratica anche per gli amministratori che devono decidere come allocare le risorse pubbliche».

La rinite allergica causa altre patologie

Rinite e Asma Allergica hanno un importante impatto socioeconomico. Se si considera che le malattie allergiche respiratorie sono in costante aumento, il loro impatto sulla qualità della vita, sui costi per l’assistenza sanitaria, comprendendo anche l’assenteismo dal lavoro è davvero notevole. La Rinite Allergica, infatti, è spesso associata ad altre patologie, quali asma, congiuntivite, rinosinusite, poliposi nasale, infezioni del tratto respiratorio inferiore, ipertrofia adenoidea, otite, disturbi del sonno e persino malocclusione dentale. Un altro aspetto rilevante riguarda il fatto che la “distanza” tra rinite e asma è molto breve e spesso la presenza della Rinite Allergica, frequentemente banalizzata come un normale raffreddore, costituisce un’importante spia di allarme per il successivo sviluppo di asma.
«A differenza di quanto comunemente si pensa – chiarisce Simona Barbaglia, Presidente dell’Associazione Respiriamo Insieme – un allergico agli acari della polvere non ha “solo un po’ di naso che cola e qualche colpo di tosse”, ma soffre di una varietà di sintomi e problemi che possono essere molto gravi. I pazienti allergici sono spesso costretti ad assumere significative quantità di antistaminici, decongestionanti e cortisonici per naso e occhi, farmaci per l’asma, sedativi per riposare, ansiolitici per affrontare le notti, caratterizzate da ansia, agitazione e insonnia e giornate in cui sono spossati, stanchi, deconcentrati. Questi farmaci – aggiunge Barbaglia – agiscono sui sintomi, riducendo le conseguenze della reazione allergica, ma non risolvono il problema, mentre l’immunoterapia allergene specifica (AIT), purtroppo è raramente proposta tra le opzioni terapeutiche, nonostante sia l’unica terapia causale che quindi agisce sulle cause della patologia, modificando in senso favorevole la storia della malattia. Infine, dal nostro punto di osservazione rileviamo come la maggior parte di questi farmaci non siano rimborsati dal SSN e restino a carico del paziente che, sempre più sovente in questo periodo di crisi economica, è costretto a limitare o rinunciare a essi, compromettendo la propria qualità di vita».

L’AIT, una sola terapia per migliorare la qualità di vita

L’Immunoterapia Allegene Specifica (AIT) permette in una sola terapia di migliorare la qualità della vita, limitare l’uso degli altri farmaci e contenere la spesa sanitaria nel medio-lungo periodo. L’AIT per l’allergia da acari a oggi è il trattamento in grado di ottenere una riduzione della sensibilità del paziente verso gli allergeni, limitare la progressione della rinite in asma e il rischio di altre complicazioni. Oggi è disponibile anche in Italia un farmaco per l’Immunoterapia Allergene Specifica per l’allergia agli acari della polvere.
«Secondo dati consolidati e riportati in letteratura scientifica e secondo le esperienze cliniche di chi svolge a tempo pieno da anni attività specialistica, l’AIT per gli acari della polvere è la terapia causale di elezione sia per la Rinite Allergica da lieve a grave sia per l’Asma Allergico conseguenti a una sensibilizzazione agli acari della polvere – conclude il dottor Cadario – La disponibilità e la rimborsabilità di questa fondamentale terapia rappresenta un obiettivo importante per le persone affette da tali patologie, che hanno la finalità di trattare la causa delle loro manifestazioni cliniche, di determinare una graduale regressione dei sintomi e di migliorare la loro qualità di vita».

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