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Un viaggio nel tempo con le balene preistoriche

Al Museo Paleontologico è già un grande successo la mostra sulle Balene Preistoriche. Preparatevi a un viaggio nel tempo

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Balene preistoriche
Balene preistoriche in mostra - Credit: Parco paleontologico astigiano

A un mese dall’inaugurazione prosegue il successo dell’esposizione del Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano “Balene preistoriche”: in mostra reperti unici che hanno già attirato oltre 2.200 visitatori dall’Italia e dall’estero.

In un interessante articolo su Piemonte Parchi, Alessandra Fassio ci racconta della “gigantesca” mostra sulle Balene Preistoriche, un vero e proprio viaggio nel tempo.

Nuotare in un mare di milioni di anni fa

Balene Preistoriche, l’esposizione al Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano, è una delle più importanti collezioni d’Europa di fossili di cetacei con reperti unici a livello internazionale. La mostra temporanea, allestita per la prima volta nell’Ex Chiesa del Gesù di Asti, completa il percorso di quella permanente, ospitata nel Palazzo del Michelerio, e costituisce un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’antico Mare Padano. 

L’esposizione dei ritrovamenti fossili sta affascinando moltissimi turisti e visitatori, tanto che – a un solo mese dall’apertura – si sono già registrati 2.200 ingressi totali da tutta Italia e anche dal resto d’Europa, soprattutto da Svizzera, Germania e Francia.

Al successo dell’evento contribuisce senza dubbio anche la suggestiva location dell’esposizione, ovvero l’Ex Chiesa del Gesù di Asti, costruzione della metà del XVI secolo che fu un antico monastero delle Clarisse e che oggi è parte integrante del Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano. Tra i reperti più rari e affascinanti in esposizione, la balena Tersilla, reperto unico a livello mondiale; la più antica balena del Mediterraneo, ritrovata in località Moleto; la balenottera di Montafia, uno dei misticeti fossili meglio conservati d’Italia e il delfino di Camerano Casasco, antenato sia degli attuali delfini che delle orche. In epoca pliocenica, tra 5,3 e 2,6 milioni di anni fa, l’attuale astigiano era circondato dal mare che occupava tutta la Pianura Padana: una distesa di acque che ha regalato a queste località reperti rarissimi, di grande fascino e interesse, dove vivevano non solo cetacei, ma anche antenati di elefantitigri con denti a sciabolatapiri e numerose altre specie che attualmente popolano zone tropicali come la Florida o la Penisola Indiana e che oggi ci appaiono quanto di più lontano da associare a questi luoghi.

Fianco a fianco con i reperti fossili è possibile ammirare gli affreschi di Salvatore Bianchi e quello principale del noto pittore astigiano Gian Carlo Aliberti. In quest’area dell’esposizione è proiettato un video animato che ricostruisce la vita di milioni di anni fa nel Mare Padano con i suoi protagonisti, dalle balene agli squali. Si tratta diun contenuto che sta conquistando soprattutto i visitatori più piccoli che hanno così la possibilità di una visita “a luce spenta”, circondati solo dai suoni e dalle immagini del video, che consentono loro di sentirsi realmente immersi nell’atmosfera dell’antico Mare Padano.

La collana scientifica, tassello della candidatura a Patrimonio Unesco

Presso il Museo Paleontologico dell’Astigiano, è anche possibile acquistare il volume scientifico “Valle Andona. Mare e Fossili“, pubblicato in italiano e in inglese, che inaugura la collana editoriale Identità, cultura e territorio, curata dall’Associazione “Paleontologica Astensis” e che descrive, per la prima volta in modo esaustivo, la ricchezza e l’importanza internazionale dei ritrovamenti paleontologici della Valle Andona, con i suoi giacimenti di rarissimi fossili marini del Pliocene.

Con i contributi di diversi autori – tra cui eminenti paleontologi e storici – ovvero Luigi Berzano, Giulio Pavia, Michelangelo Bisconti, Lidia Monetti, Alessandra Fassio, Livio Negro, Carlo Sarti e Piero Damarco, che è anche il curatore della parte tecnico-scientifica dell’esposizione, questo primo volume è frutto di una intensa attività di ricerca e analizza la realtà del territorio andonese. Attraverso un centinaio di tavole a colori di reperti fossiliferi, tratta i principali elementi geologici che hanno contribuito a formare quest’area, descrivendo i principali gruppi di animali di cui si sono ritrovati spettacolari resti fossili, di cui sono ormai molto noti a livello internazionale. 

La collana, che è costituita da tre volumi di uscita annuale a partire dal 2021, si inserisce in un disegno più ampio che, passando attraverso il lavoro fatto per l’esposizione Balene Preistoriche e quello in atto per esporre questi reperti all’estero, vuole costruire un progetto di candidatura del Parco Paleontologico Territoriale Astigiano a Patrimonio Unesco per gli affioramenti fossiliferi di Valle Andona e Valle Botto, un riconoscimento che avrebbe una importante ricaduta positiva sull’intero territorio astigiano.
Le testimonianze fossili ritrovate, di cui si tratta nel volume, testimoniano la ricchezza del patrimonio paleontologico del territorio valleandonese e ne accreditano la sua salvaguardia nell’ambito dell’area protetta regionale della Riserva Naturale della Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande e del Museo Paleontologico Territoriale dell’AstigianoSi tratta di istituzioni che, ognuna nel suo ambito di competenza, permettono attraverso il lavoro degli specialisti di recuperare i fossili che emergono dagli affioramenti e di salvarli da distruzione certa. Il volume contiene inoltre la ricostruzione dell’identità della popolazione delle valli Andonesi, tra storia e preistoria, nella convinzione che – come ci dicono gli storici – descrivere una comunità attuale nell’immaginario delle sue origini sia il modo migliore di assicurarle un futuro. In questo senso il libro e la collana hanno anche un’ulteriore chiave di lettura: quella dell’individuazione del Genius locidel territorio di Valle Andona, vale a dire quell’insieme di presenze invisibili, tradizioni, visioni, abitudini, sapori, colori, odori, riti, affetti, sentimenti di un territorio che ne definiscono la sua identità.

Il testo è acquistabile esclusivamente presso il Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano.

Approfondimenti: L’Esposizione “Balene Preistoriche” è visitabile fino al 17 settembre 2022

Indirizzo: Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano – Ex Chiesa del Gesù e Palazzo del Michelerio – Corso Alfieri 381 – Asti.

Pagina facebook: @parcoemuseopaleontologicoastigiano.

Orari apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle 17.00. Giorno di chiusura: martedì.

Orari sabato e domenica: dalle ore 11.00 alle 18.00. Biglietto: 7 euro per l’ingresso; 10 euro per l’ingresso con visita. Ulteriori informazioni sul sito internet del Parco paleontologico astigiano a questo link.

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