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I Can’t Breathe: sabato a Torino il flash mob per George Floyd

Sbarcano anche in Piemonte, e a Torino, le proteste per la morte di George Floyd. Sabato 6 giugno il flash mob in piazza Castello. Tenetelo presente se dovete passare di lì

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Flash mob a Torino per George Floyd

TORINO – Le proteste per la morte dell’afroamericano George Floyd scoppiate negli Usa e poi dilagate in molti altri Paesi, ora arrivano anche in Piemonte e a Torino. Sabato 6 giugno alle ore 15:00, infatti, si tiene un flash mob in piazza Castello. Tenetelo presente se dovete passare di lì.

Arriveranno da tutto il Piemonte

I manifestanti è probabile arriveranno da tutto il Piemonte, per il flash mob di Torino, vista l’eco che la vicenda ha avuto in tutto il mondo. L’evento è organizzato dal gruppo di attivisti “No Justice No Peace” del Torinese. La protesta è la stessa che segue la morte di Floyd avvenuta lo scorso 25 maggio 25 maggio a Minneapolis. Dopo la notizia della morte, avvenuta per soffocamento, si sono moltiplicate le proteste contro gli abusi delle forze dell’ordine e contro la discriminazione razziale, che si sono trasformate, degenerando in alcuni casi anche in saccheggi e distruzioni. Ma quello di Torino, assicurano gli organizzatori, sarà un flash mob pacifico e nel rispetto delle misure di contenimento del virus.

Il Governo si esprima

Gli organizzatori del flash mob di Torino chiedono che «il Governo si esprima pubblicamente condannando gli atti della polizia USA e quelli commessi in Italia – scrivono – e che si impegni a rendere il nostro Paese più inclusivo, accogliente e solidale, tramite l’abrogazione dei decreti sicurezza, l’eliminazione dei CPR, il riconoscimento della cittadinanza a chi nasce e cresce in Italia. Chiediamo poi – proseguono gli organizzatori – che ogni tipo di discriminazione razzista venga eliminato e che le istituzioni si impegnino pubblicamente a contrastare l’odio di matrice razziale in tutte le sue forme e manifestazioni». La manifestazione di sabato sarà dedicata sia alla memoria di George Floyd che a quella di Soumaila Sacko, bracciante maliano ucciso due anni fa a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia.

Immagine di copertina credit: pixabay-RJA1988 

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