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Oviesse, sorpresa donna mentre «imboscava» vestiti nello zaino. Poi ammette il reato ma fornisce false generalità

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Una ragazza di diciannove anni, di origine bulgara, domiciliata presso il campo nomadi di strada dell’Aeroporto si è recata, sabato scorso presso l’Oviesse di corso Francia 292. Apparentemente stava facendo acquisti insieme una bambina di 10 anni. Inizialmente ha preso alcuni capi di abbigliamento e si è recata presso i camerini per provarli. Poco dopo, però, ha cercato di commettere un furto. Ecco i dettagli della vicenda.

L’entrata nei camerini

Dopo aver preso alcuni capi di abbigliamento dagli scaffali, le due ragazze sono entrate in uno dei camerini. Per fortuna, l’addetto alla vigilanza esterna si è accorto che le donne non avevano più tra le mani i vestiti che avevano preso pochi minuti prima. E tutto ciò ha cominciato a fare insospettire, non di poco, il personale di Oviesse.

Furto nel reparto bambini di Oviesse

Poco dopo, presso il reparto bambini, mentre la minore faceva da palo, la più grande occultava in uno zaino altri indumenti. Una volta oltrepassate le casse senza pagare, le due donne sono state fermate dal personale dell’esercizio. Inizialmente hanno negato tutto, tuttavia, poco prima dell’arrivo della Polizia di Stato, hanno ammesso di avere all’interno dello zaino alcuni capi (jeans e camicie) appena rubati. La giovane, con precedenti specifici per reati contro il patrimonio, ha fornito persino dati anagrafici falsi, pertanto è stata arrestata per furto aggravato continuato in concorso e denunciata per false dichiarazioni sull’identità personale.

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