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Maltempo in Piemonte, il bilancio: morti, dispersi, ponti crollati… I video delle ore drammatiche

Molti danni e disagi per il maltempo che ha flagellato il Nordovest, e il Piemonte. Chiusa ieri e riaperta stamattina l’autostrada Torino – Aosta. Morti e dispersi

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Maltempo in Piemonte

Trovato morto il disperso nel Vercellese. Crolla ponte sul Sesia, riaperto alle 12:00 con diretta Facebook. Esonda il torrente Dora, chiusa l’autostrada A5 Torino-Aosta e poi riaperta stamattina. Piena sui cimiteri, spazzate via le bare nel Cuneese. Il presidente Mattarella ha chiamato il governatore Cirio per testimoniare la vicinanza al territorio.

Maltempo: flagellato il Nordovest

È stata riaperta al traffico alle 6:30 di questa mattina l’autostrada A5 Torino-Aosta. Era stata chiusa ieri, nel tratto tra Quincinetto e Scarmagno, a causa del maltempo. Il provvedimento era stato preso in via precauzionale a seguito dell’esondazione della Dora Baltea.

I danni in Piemonte tra allagamenti e dispersi

Ponti crollati e ingenti danni, comuni isolati. In poche ore ieri è caduta la pioggia di sei mesi, talmente tanta da battere un record che resisteva addirittura dal 1958. È eccezionale l’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Piemonte, e che ha investito anche Valle d’Aosta e Liguria. Il bilancio, ancora in evoluzione, è di due morti e due dispersi: gli irrintracciabili erano molti di più prima che i vigili del fuoco sconfinassero Oltralpe per recuperare con l’elicottero gli italiani – e non solo – rimasti bloccati a Vievola, in Val Roya (Francia), a due passi dall’Italia.

Come l’alluvione del 1994

E poi ponti crollati, strade cancellate e danni per decine di milioni di euro. In serata i governatori Alberto Cirio e Giovanni Toti hanno firmato la richiesta dello stato di calamità «per gli enormi danni al territorio, che i sindaci delle aree più colpite – sottolinea il presidente della Regione Piemonte – descrivono in alcuni casi peggiori del ’94», quando l’alluvione causò 70 vittime e 2.226 sfollati. Il premier Conte ha promesso la “massima attenzione” del governo, e il presidente Mattarella, ha assicurato «vicinanza al territorio». A differenza del 1994, la violenza della natura si è abbattuta in un tempo più breve.

Le zone più colpite

Cuneese, Biellese e Verbano, in Piemonte, e il ponente ligure le zone più colpite, ma anche il resto della Liguria e la Valle d’Aosta non sono state da meno, tra fiumi esondati, sfollati, frane, allagamenti e colate di fango ovunque per le strade. Valdostana è la prima vittima, Rinaldo Challancin, 53 anni, caposquadra dei vigili del fuoco volontari di Arnad: una pianta gli è crollata addosso nella notte, durante un intervento di soccorso nel paese della bassa Valle, raggiungibile soltanto dalla provinciale perché l’autostrada Torino-Aosta era stata interrotta a Quincinetto (Torino) per l’esondazione della Dora. Nella notte è morto nel Vercellese anche Samuel Pregnolato, un automobilista di 36 anni di Quarona. Era in auto col fratello ventenne, che è riuscito a salvarsi: la Sesia ha inghiottito la provinciale 105 e con l’asfalto si è portata via anche la sua Opel Corsa. Disperso per alcune ore, il suo corpo è stato ritrovato con l’auto quando ormai era troppo tardi.

La voce del Presidente Mattarella

«Voglio ricordare le vittime del maltempo ed esprimere solidarietà ai familiari», è l’omaggio rivolto ai due morti dal presidente Mattarella in apertura del concerto al Quirinale in ricordo di Dante, nelle stesse ore in cui i vigili del fuoco hanno recuperato 21 dei 22 dispersi tra Cuneese e Val Roya, dove l’Italia confina con la Francia. All’appello manca un margaro, caduto con la sua auto in un torrente nel Cuneese, come riferito dal fratello, e un cacciatore della provincia di Brescia nella zona della Lomellina, ai confini con la provincia di Vercelli. Si era rifugiato in una cascina abbandonata che è stata poi allagata dal Sesia. Per la stima dei danni materiali ci vorranno delle settimane, ma sono comunque ingenti.

Altri danni nelle Regioni vicine

Almeno trenta milioni di euro in Liguria secondo il governatore Toti, molto di più in Piemonte, dove la piena dei fiumi ha travolto in particolare Limone, Garessio e Ormea, in provincia di Cuneo, e la Valle Cervo in provincia di Biella, dove è stata danneggiata anche la Cittadellarte, la fondazione creata da Michelangelo Pistoletto. Sott’acqua anche il vercellese, e un pezzo della provincia di Novara, dove è crollato un ponte a Romagnano Sesia. Poche ore prima era stato riaperto in diretta Facebook, ma non ha retto alla piena del fiume. Permane nelle prossime ore l’allerta per il transito delle piene sui corsi d’acqua, dopo che il Po si è gonfiato di quasi 3 metri nelle ultime 24, secondo un monitoraggio di Coldiretti al Ponte della Becca (Pavia).

I video dei Vigili del Fuoco sull’emergenza maltempo in Piemonte

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