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Insulti razzisti sul bus: «è inutile che studi, finirai sulla strada come le altre»

53enne a processo per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa

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Insulti razzisti su bus

TORINO – Aveva insultato una giovane di origine straniera mentre andava a scuola: «È inutile che studi, tanto finirai sulla strada come le altre. Torna al tuo paese». Per questa ragione un torinese di 53 anni è finito a processo per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

In tribunale

Il procedimento è cominciato questa mattina in tribunale davanti ai giudici della prima sezione penale (presidente da Silvia Bersano). L’uomo è difeso dall’avvocato Federica Galfione mentre la famiglia della giovane non si è costituita parte civile.

Non è razzismo?

Secondo la difesa non si tratta di razzismo: l’uomo soffre di disturbi psichici, ma non si è sottoposto alla perizia richiesta dal sostituto procuratore Eugenia Ghi. Agli atti dell’indagine sono state acquisite le relazioni dei servizi socio-assistenziali.

3 Commenti

1 Commento

  1. Franca Nur

    6 Ottobre 2019 at 15:41

    No si dice queste cose

    • Cristian

      9 Ottobre 2019 at 12:28

      Il razzismo è un reato ,che paghi

  2. Cristian

    9 Ottobre 2019 at 12:30

    No non è razzismo, stava solo giocando…. un po’ di servizi sociali e gli passa il disagio sociale

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