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Covid 19

Vaccino? 50 euro a dose, il Piemonte indaga sui nuovi furbetti

I furbetti dei vaccini anti Covid si evolvono, e ora li vendono a 50 euro a dose. Rinaudo, «diversi gli illeciti»

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Vaccino Covid
I nuovi furbetti dei vaccini in Piemonte

TORINO – I furbetti del vaccino anti-Covid stanno cambiando pelle: per la prima volta ieri si è palesata in Piemonte l’offerta di una società torinese che propone alle aziende prive di medico interno di vaccinare i dipendenti a 50 euro a dose, «oltre Iva se dovuta». Una offerta nella quale la Regione Piemonte ravvisa «più aspetti di illiceità», ipotizzando anche una segnalazione alla Procura della Repubblica.

Il costo del vaccino verrebbe addebitato comunque

«Dal momento in cui verrà comunicata la data della vaccinazione – si legge nella lettera, inviata a una azienda, e di cui ANSA ha preso visione – non sarà possibile effettuare cambiamenti o spostamenti; i vaccini sono nominativi e se il paziente non si presenta dovranno essere gettati, nel caso di mancato appuntamento il costo della vaccinazione verrà comunque addebitato».

Ma la campagna in aziende non è ancora fattibile

«La campagna vaccinale delle aziende non è ancora fattibile – sottolinea Antonio Rinaudo, ex magistrato e attuale commissario per la campagna vaccinale del Piemonte – Questi signori non possono proporsi per fare una cosa inattuabile. È una situazione con grandi aspetti di opacità, bisogna dire a tutti di fare attenzione e segnalare subito casi di genere. Nel momento in cui la vaccinazione toccherà alla categoria dei lavoratori nelle aziende, proporremo noi alle aziende di vaccinarsi in autonomia. Se non hanno un medico, costerà il prezzo con le strutture convenzionate: 6 euro».

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