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Il Piemonte in zona rossa, ricordi le regole?

Da oggi il Piemonte è zona rossa, ecco le regole da seguire, nel caso non si ricordassero: spostamenti, attività, scuola, negozi

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Piemonte zona rossa
Piemonte zona rossa le regole da seguire

La Regione Piemonte, ricorda che da oggi la nostra regione è in zona rossa per quindici giorni, poi si vedrà. Per chi non ricordasse le regole da seguire, ecco un riepilogo.

Le regole da seguire nella zona rossa

Le regole da seguire durante questo periodo sono pubblicate sul sito del Governo.
Le principali sono:
gli spostamenti sono consentiti esclusivamente per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità;
vale il divieto delle visite ad amici o parenti o comunque in un’altra abitazione privata per motivi che non siano di lavoro, salute o necessità;
la possibilità di raggiungere le seconde case anche in un’altra regione è consentita solo per chi può comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarvisi prima del 14 gennaio 2021;
il divieto di consumare cibi e bevande all’interno di bar e ristoranti, mentre l’asporto è possibile dalle 5 alle 22 e la consegna a domicilio può avvenire senza limiti di orario;
le passeggiate e l’attività motoria all’aperto sono consentite esclusivamente in prossimità della propria abitazione;
l’attività sportiva è consentita esclusivamente nel territorio del proprio comune dalle 5 alle 22 in forma individuale e all’aperto;
vige la possibilità di spostarsi per raggiungere il luogo di culto più vicino a casa;
vige la chiusura dei negozi, tranne quelli che vendono generi alimentari o di prima necessità, e degli esercizi di barbiere, parrucchiere ed estetista.

Un sacrificio per tutti

«So quanto questo sia un sacrificio per tutti – ha dichiarato il presidente Alberto Cirio – Ho chiesto al Governo di dimostrare all’Italia che l’aria è davvero cambiata e che i ristori per tutte le attività che si fermeranno siano certi e immediati e che vengano attivate subito le misure di sostegno alle famiglie, a cominciare dai congedi parentali».

La chiusura delle scuole

Riguardo alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado con relativa didattica a distanza e presenza solo per i laboratori e per gli studenti con bisogni educativi speciali, l’assessore all’Istruzione, Elena Chiorino, ha dichiarato che «siamo tutti consapevoli dell’immenso sforzo che ciascuna famiglia fa in nome della salute, ma i paletti imposti dal Governo nell’ultimo decreto ci hanno messo con le spalle al muro. Da mamma, innanzitutto, e un minuto dopo da assessore, ho provato ogni strada percorribile, con il benestare del presidente Cirio, per riportare in presenza gli studenti a tutela del principio di inclusione sociale sotto forma di progetto pilota di piccoli gruppi di studenti in presenza a rotazione, per ricreare quanto più possibile una situazione di normalità. Non essere riuscita in questo intento è stata una sconfitta personale, da mamma e da sostenitrice del fatto che le nostre scuole restano tra i luoghi più sicuri».

Ma il lavoro dell’assessorato, assicura Chiorino, non si ferma: «Dobbiamo saper leggere il giornale di domani: infatti lavoreremo alla riapertura delle scuole, cercando di garantire gli esami di Stato per i maturandi in presenza e in assoluta sicurezza, sperando che dal Governo non ci pongano altri veti sacrificando ancora una volta il mondo della scuola».

Fonte: Regione Piemonte

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