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Covid 19

Il Piemonte diviso in zone (di colore) contro la variante inglese

Per fronteggiare la variante inglese Covid è pronta la delibera regionale per dividere il Piemonte in zone di colore. Oggi il via ai vaccini al personale delle scuole

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Piemonte pronto a essere diviso in zone

TORINO – Il Piemonte si prepara a essere diviso in zone (colorate) per fronteggiare l’avanzare della variante inglese Covid. I numeri del pre-report settimanale sono da zona gialla, secondo il presidente della Regione Alberto Cirio. Al momento ne sono stati registrati solo 23 casi, ma l’allerta è alta e la Regione ha già pronta una delibera per la ‘zonizzazione’ del territorio, in vista di eventuali chiusure mirate «per bloccare i focolai sul nascere».

Il pericolo variante inglese in Piemonte

Il tema delle varianti è stato affrontato nel pomeriggio di ieri dall’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, in un’informativa in Consiglio regionale. «Stiamo lavorando per identificare le varianti, e stiamo facendo uno studio di prevalenza su quella inglese – ha dichiarato l’assessore – Al momento è sotto controllo, ma ci stiamo attrezzando perché questa variante in breve tempo potrebbe sostituire l’attuale virus. Fortunatamente è una variante intercettata dal vaccino, ma sarebbe una tragedia se il virus mutasse in modo da renderlo inefficace».

Il Piemonte diviso in zone

«La delibera di Giunta per creare una zonizzazione, utile qualora si presentasse la necessità di isolare un’area rispetto all’emergere di una determinata variante in modo da bloccarla sul nascere è già pronta – ha annunciato Icardi – Abbiamo aggregato le zone secondo criteri precisi: in base ai Comuni, alle Asl, alla densità di popolazione, all’incidenza dei contagi, e ad altri parametri che determinano il livello di rischio. L’area al momento più colpita dalla variante inglese è il Vco, per la vicinanza con la Svizzera, che ne è particolarmente attaccata. Ma chiudere un’area circoscritta – ha rimarcato l’assessore – deve essere fatto in modo oculato e intelligente, in accordo con i Comuni. Domani avremo un confronto con Prefetture e Anci sui dettagli».

La vaccinazione del personale scolastico

Intanto oggi, alle ore 15:00, al San Giovanni Bosco di Torino, Cirio e Icardi presenzieranno il via alla vaccinazione del personale scolastico e universitario. Le adesioni sono al momento 48.452, che unite a quelle degli over 80 diventano 216.767. I vaccinati di oggi sono 4.278, con 265 richiami.

Il problema approvvigionamento

«Il collo di bottiglia è l’approvvigionamento», ha osservato Icardi. E la ricerca di canali alternativi, ha sostenuto, «è anche un messaggio per dire al Governo che ai ritmi attuali ci vogliono più di due anni per vaccinare tutti». In un quadro descritto dall’assessore come di sostanziale stabilità, o di «decrescita lentissima» dei contagi, la novità è l’aumento dell’infezione nelle classi di età più giovani, a partire dai bambini. I nuovi casi positivi di ieri sono 501, e il rapporto con i 14.438 tamponi analizzati (8.647 antigenici) è del 3.5%. I morti sono 16. Ancora in calo i ricoverati: in terapia intensiva sono 128 (- 10 rispetto a ieri), negli altri reparti 1.866(- 9).

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