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Coronavirus: sanzioni per chi trasgredisce il divieto di spostarsi dalle zone “a contenimento rafforzato”

Al via i controlli contro chi trasgredisce il divieto di spostarsi dalle zone “a contenimento rafforzato”, fatto salvo motivi di lavoro e salute. Sono previste sanzioni anche pesanti. Ecco come saranno attuati i controlli

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Coronavirus zone contenimento rafforzato

Dalle zone a contenimento rafforzato è fatto divieto di spostamenti. Tuttavia, ci si potrà spostare solo per motivi di un certo tipo, per esempio improrogabili esigenze lavorative o situazioni di necessità o ancora per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. È quanto riferisce in una nota il Ministero della Salute su ciò che «prevede la direttiva ai Prefetti adottata dal ministero dell’Interno con le indicazioni specifiche per i controlli nei territori “a contenimento rafforzato”. Un divieto assoluto di uscire di casa, invece, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus».

I controlli per contenere gli spostamenti

Come da comunicato del ministero dell’Interno, per contenere gli spostamenti saranno attuati tutta una serie di controlli. Di seguito, i principali – così come riportato dal ministero della Salute.

I controlli su strade e autostrade

I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti, spiega il Viminale. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà a effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali.

I controlli nelle stazioni ferroviarie e sui treni

Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre, saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni.

I controlli negli aeroporti

Negli aeroporti delle aree dei territori “a contenimento rafforzato”, i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito. Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.

I controlli sulle navi da crociera a Venezia

Analoghe controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.

Le sanzioni per chi non rispetta le norme

La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli. La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena prevista arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino 206 euro) salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica).

Per maggiori informazioni, si può consultare il comunicato del Ministero dell’interno.

VEDI ANCHE: Coronavirus, salgono a 12 le vittime in Piemonte. Primo decesso in provincia di Torino.

Immagine di copertina rappresentativa. Credit: pixabay-free-photos

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