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Coronavirus in Piemonte, la Regione valuta la proroga delle misure d’emergenza

Le misure varate quando è scoppiata l’emergenza coronavirus anche in Piemonte, potrebbero essere prorogate. Il punto della situazione con la Regione e l’assessore Icardi. Nuovo numero verde regionale 800.19.20.20

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Poco dopo lo scoppio improvviso dei contagi da coronavirus covid-19 in Lombardia, e i primi contagi anche in Piemonte, sono state varate misure emergenziali per cercare di contenere la diffusione del virus e la possibile epidemia. Ora, anche se la situazione in Piemonte è stabile, la Regione, con l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, sta valutando se prorogare queste misure d’emergenza. Intanto, è stato presentato il nuovo numero verde regionale per le informazioni 800.19.20.20.

Il coronavirus non conosce confini

Anche se la situazione in Piemonte è migliore rispetto alla Lombardia e il Veneto e qualche altra regione d’Italia – e per il momento si è stabilizzata – in Regione vi è un cauto ottimismo. Nonostante ciò, infatti, l’assessore Icardi durante l’incontro di ieri all’Unità di crisi della Protezione Civile in corso Marche 79 a Torino ha ribadito che il virus non conosce confini – e dunque potrebbe ripresentarsi anche in Piemonte con nuovi casi. Proprio per questo, si sta prendendo in considerazione un’eventuale proroga delle misure emergenziali.

Un po’ di respiro per il 118 con il nuovo numero verde

Come si sa, nei giorni scori il 118 è stato sommerso di telefonate (oltre 10mila in due giorni), che spesso hanno creato non pochi problemi di gestione, anche delle emergenze ordinarie che non riguardano il coronavirus. Per questo motivo è stato attivato il nuovo numero verde regionale – valido soltanto per il Piemonte – a cui rivolgersi per avere informazioni e altro riguardo covid-19. Il numero verde è stato creato in tempi record, ha sottolineato Icardi ribadendo che non ci si poteva permettere che il centralino del 118 fosse sempre occupato e non si potesse rispondere ad altri tipi di emergenza sanitaria.

I confini amministrativi non bastano

Sebbene la situazione sia stabile in tutto il Piemonte, il confine amministrativo della regione non è di certo una garanzia di contenimento – ha sottolineato l’assessore Icardi, ricordando che nella parte nord-est del Piemonte c’è un interscambio continuo e un transito di persone e di merci con la Lombardia che non possono essere circoscritti dai provvedimenti regionali, pertanto deve esserci una politica di tutta l’area interessata a fare questo lavoro.

Venerdì si decide sulle proroghe

Se dunque prorogare le misure emergenziali o no si deciderà venerdì 28 febbraio durante la riunione prevista in Prefettura, dove si incontreranno le autorità per un’analisi della situazione coordinandosi con le Regioni Lombardia, Veneto e il Governo. Durante questo incontro, «valuteremo la possibile proroga, integrale, ridotta o persino più estesa, delle misure di contenimento del contagio da Coronavirus», ha dichiarato l’assessore Luigi Icardi.

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