Blitz contro i “lavavetri molesti”, 15 identificati tra cui un pluripregiudicato per rapina e violenza sessuale

TORINO – Blitz della Polizia Municipale in città ieri mattina. Gli agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale, unitamente agli uomini del Comando Territoriale III – San Paolo, Cenisia, Pozzo Strada, Cit Turin, Borgata Lesna – hanno eseguito un’operazione di “pulizia” nella zona del terminal autobus di corso Vittorio dove, da un po’ di tempo, monitoravano le attività e il bivacco di una quindicina di soggetti.

Operazione a stretto contatto con i cittadini

Quella di ieri è un’operazione compiuta a stretto contatto con i cittadini che hanno più volte denunciato situazioni di degrado urbano e atteggiamenti molesti da parte di un gruppo di persone che di giorno si dedicavano all’attività di lavavetri e di notte dormivano accampati dentro tende da campeggio, cartoni, materassi e masserizie varie nel giardino Artiglieri di Montagna, proprio dietro il terminal dei bus delle linee extraurbane.

Il monitoraggio e l’azione

Gli agenti hanno nel tempo monitorato la situazione e sono intervenuti gradualmente nella zona del tribunale di corso Vittorio Emanuele II e sull’asse di corso Regina Margherita, in particolare all’angolo con corso Tassoni. Solo negli ultimi 10 giorni i hanno sequestrato 56 ‘spazzole’ utilizzate per il lavaggio dei vetri.

Identificazione e blitz

L’indagine approfondita e gli accertamenti eseguiti dagli uomini del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale hanno portato, durante il blitz di ieri mattina, all’identificazione di 15 soggetti, tutti di nazionalità rumena. Uno degli uomini identificati, un trentenne pluripregiudicato con precedenti per rapina e violenza sessuale, è stato portato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio, mentre per un altro uomo, suo coetaneo, è scattato l’ordine di espulsione per tentata estorsione, furto e ricettazione e dovrà lasciare il territorio nazionale entro 30 giorni. Al termine delle operazioni l’area utilizzata per l’accampamento è stata completamente sgomberata e poi ripulita dal personale dell’AMIAT.