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Alimenti andati a male e commercio abusivo: sequestrata una tonnellata di merce a Porta Palazzo

Commercio abusivo di generi alimentari a Porta Palazzo, il blitz porta al sequestro di una tonnellata di prodotti e a elevare multe da migliaia di euro. Le foto

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Sequestro alimenti a Porta Palazzo

TORINO – Sabato mattina, personale del Commissariato Dora Vanchiglia, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e di agenti della Polizia Locale del Comando di Porta Palazzo, ha eseguito un controllo dell’area di Piazza della Repubblica, scoprendo un vasto commercio abusivo di generi alimentari.

Sei donne denunciate e multe salate

Nell’ambito del contrasto del commercio abusivo di generi alimentari, sono state controllate sei donne che stazionavano nei pressi di un istituto bancario, in possesso di borse contenenti alimenti. Quattro di queste, tutte di nazionalità nigeriana, sono state sanzionate amministrativamente per l’esercizio di attività commerciale su area pubblica senza autorizzazione. Alle quattro donne, la dalla Polizia Locale ha elevato una sanzione di oltre 5.100 euro a testa, con il sequestro del materiale posto in vendita.

Il raccapricciante luogo di approvvigionamento

L’attività investigativa ha permesso agli agenti del Commissariato di risalire al luogo di approvvigionamento delle merci. Grazie alle chiavi trovate in possesso delle donne, i poliziotti hanno individuato due magazzini ubicati all’interno di cortili di corso Regina Margherita. Nei due locali, è stata rinvenuta oltre una tonnellata di merce varia, per lo più di natura alimentare, in cattivo stato di conservazione che, a causa dell’elevata temperatura stagionale, provocava miasmi.

L’inventario dei prodotti a rischio

Da un primo inventario, erano accatastati: pesci essiccati di varie specie, farine alimentari di granaglie non definibili, sacchetti con spezie varie, noci esotiche, bottiglie di olio di palma, cosmetici e creme (senza marchio CE e/o indicazioni del Ministero della Sanità), verdure essiccate e non, abbigliamento pressato in sacchi della spazzatura e oggetti vari, il tutto ammassato alla rinfusa senza alcun accorgimento di natura igienica. La merce alimentare veniva posta in vendita senza alcuna garanzia sulla provenienza, lo stato di conservazione, la tipologia di alimento e la scadenza.

Scarsa igiene

Personale ASL intervenuto ha contestato la promiscuità di deposito di generi merceologici e il cattivo stato di conservazione di quelli alimentari poiché posizionati sul pavimento senza garanzie igienico sanitarie.

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