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Porta Palazzo verso la riapertura. In prova per due giorni

«Porta Palazzo capro espiatorio delle evidenti carenze nella gestione del covid piemontese». Sul tavolo le modalità di riapertura del mercato

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Calendario di Porta Palazzo

TORINO – Non c’è ancora una decisione definitiva sul mercato di Porta Palazzo, che potrebbe riaprire la prossima settimana per due giorni di prova, «sempre che lo consentano l’evolversi del quadro sanitario e le disposizioni per il contenimento del contagio da Coronavirus». E’ quanto emerso dall’incontro del Comitato provinciale per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza che lunedì incontrerà i rappresentanti degli operatori mercatali «per valutare insieme a loro le modalità organizzative degli spazi, di gestione dei flussi di clienti e le problematiche connesse all’ordine pubblico, in vista della possibile ripresa delle attività di vendita».

Porta Palazzo, dimezzamento del numero dei banchi

In particolare, sarà esaminato il progetto elaborato per la riapertura del mercato ortofrutticolo esterno che prevede dimezzamento del numero dei banchi, recinzione dell’area di mercato con accessi controllati attraverso varchi presidiati e un massimo di 2 clienti in contemporanea per ogni punto vendita. «Così – si precisa in una nota – sulla base di questo modello organizzativo e delle misure da adottare per controllare il flusso delle persone ed evitare assembramenti, il mercato potrebbe riaprire con due eventuali giornate di prova nel corso della prossima settimana».

Carenze nella gestione del Covid

«Porta Palazzo si fa capro espiatorio delle evidenti carenze nella gestione del covid piemontese», sostengono gli operati del mercato torinese che esprimono “rabbia” per il rinvio alla prossima settimana della riapertura, subordinata però ad una prova di due giorni. Le associazioni della costituenda Fondazione di Comunità di Porta Palazzo, insieme ai cittadini che hanno sostenuto e collaborato alla stesura del progetto per la riapertura in sicurezza del mercato torinese, uno dei più grandi d’Europa, si dicono “delusi” dall’esito dell’incontro odierno.

Foto di copertina d’Archivio e rappresentativa

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