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Il dolore dei pesci – Luca Giumento

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Teo, a Palermo, è il protagonista di una storia dalle sfumature e dai richiami più svariati dove i dialoghi sono importanti e le immagini vivide e numerose.

Teo vive in un appartamento borghese lasciatogli dalla sua famiglia; la mamma è morta da tempo e il padre, non appena lui compie  18 anni , lo lascia e parte per  Parigi prima  e Berlino poi inseguendo i suoi sogni di pittore in una personale realizzazione che non avverrà mai.

Rare e scarne sono le lettere che invia  al figlio; la comunicazione non esiste come non esiste amore, c'è solo inadeguatezza.

Teo inizia una vita diversa e con le sue feste, gli strani amici  e i comportamenti sopra le righe scandalizza gli abitanti borghesi del palazzo.

Teo è solo  da quando la madre è morta. Lei era simile a lui e lo capiva e lui comprendeva lei anche nelle sue stranezze e nellecrisi depressive dovute all’infelicità: la voleva felice e voleva proteggerla.

La figura della madre è il leitmotiv della storia e spicca vivida nei flashback dove Teo rivive scene lontane dove si sentiva sicuro e protetto.

Teo troverà una nuova famiglia in due amici Nico che ama travestirsi  e Viola una ragazza omosessuale. 

Il dolore dei pesci è un romanzo complesso, avvincente, melanconico e, a tratti, disperato. La struttura è frammentata ,il linguaggio è moderno con aspetti anche gergali

Teo, a Palermo, è il protagonista di una storia dalle sfumature e dai richiami più svariati dove i dialoghi sono importanti e le immagini vivide e numerose.

Teo vive in un appartamento borghese lasciatogli dalla sua famiglia; la mamma è morta da tempo e il padre, non appena lui compie  18 anni , lo lascia e parte per  Parigi prima  e Berlino poi inseguendo i suoi sogni di pittore in una personale realizzazione che non avverrà mai.

Rare e scarne sono le lettere che invia  al figlio; la comunicazione non esiste come non esiste amore, c'è solo inadeguatezza.

Teo inizia una vita diversa e con le sue feste, gli strani amici  e i comportamenti sopra le righe scandalizza gli abitanti borghesi del palazzo.

Teo è solo  da quando la madre è morta. Lei era simile a lui e lo capiva e lui comprendeva lei anche nelle sue stranezze enellecrisi depressive dovute all’infelicità: la voleva felice e voleva proteggerla.

La figura della madre è il leitmotiv della storia espicca vivida nei flashback dove Teo rivive scene lontane dove si sentiva sicuro e protetto.

Teo troverà una nuova famiglia in due amici Nico che ama travestirsi  e Viola una ragazza omosessuale. 

Il dolore dei pesci è un romanzo complesso, avvincente, melanconico e, a tratti, disperato. La struttura è frammentata ,il linguaggio è moderno conaspetti anche gergali ma resta sempre elegante e raffinato e non scende mai di tono. Anche nelle descrizioni più scabrose non cade  nella volgarità  perché sempre soffuso dallo sguardo limpido del bambino che soffre e ricorda.

L’autore è Luca Giumento nato a Palermo nel 1985. Appassionato di scrittura creativa ha pubblicato diversi racconti brevi fra i quali Fantastico Ventidue che ha vinto il Subway – Letteratura nel 2013.

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