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Alberto Saracco, il nuovo rettore del Politecnico, succederà a Chiara Appendino?

Alberto Saracco sarà il trait d’union tra il Movimento 5 stelle e il Pd?

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Il discorso che Alberto Saracco ha tenuto ieri inaugurando l’Anno accademico è risultato essere  un vero e proprio manifesto politico. Inizia con rivendicare il ruolo centrale avuto dal Poli nelle trasformazioni della città ed è vero: in questi anni disastrati da una reale crisi economica il Poli è rimasto una delle poche eccellenze di Torino che è riuscita ad aumentare del 50% il numero dei suoi studenti e  uno dei pochi soggetti in grado di acquisire aree per riqualificarle nonchè di finanziare progetti innovativi attraenti anche per altre regioni dell’Italia.

Alberto Saracco trait d’union tra il Movimento 5 stelle e il Pd

Alberto Saracco, nel suo discorso,  ricorda una frase di  Joseph Stiglitz, Nobel per l’Economia recentemente insignito dal Politecnico della laurea honoris causa, nella quale si afferma che, in periodi di crisi profonda, solo le organizzazioni no-profit come le università possano promuovere la via per un cambiamento sostenibile. Alberto Saracco si pone, in modo velato ma non troppo, come trait d’union tra il Movimento 5 stelle e  il Pd e, tra le righe del suo discorso, si può leggere una sua ipotetica candidatura a futuro Sindaco.

Alberto Saracco e Chiara Appendino

Tra i suoi principali sostenitori c’è Chiara Appendino che vede nel Rettore una  figura di sintesi dell’asse giallo-rosso oggi al governo. All’inaugurazione dell’Anno ccademico  erano ovviamene presenti i rappresentanti dell’Unione industriale che non hanno battuto ciglio dopo aver ascoltato l’analisi del Rettore sulla crisi feroce del libero mercato mentre, al contempo, le  Rappresentanze sindacali  presenti non sono riuscite a dissimulare il loro consenso.

Mutuando le parole dello storico torinese Alessandro Barbero, Alberto Saracco aggiunge “i partiti devono affrontare innanzitutto una crisi di rappresentanza delle istanze nuove poste dai cittadini e dalla società civile”.

I partiti politici non debbono essere però  denigrati per evitare il rischio di  perdere in democrazia, aggiunge Saracco che parla anche di meritocrazia e di quanto questa produca frustrazione nella gente normale. Cita, al proposito, il sociologo Michael Young, che in tempi lontani aveva previsto la rivolta  dei mediocri.  E’ necessario, pertanto,  conclude, che le persone eccellenti operino per il bene di tutti.

Sarà un caso che il Sindaco di Milano Sala si sia subito informato su Alberto Saracco?

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