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Torino, quante case popolari vengono assegnate agli stranieri?

Motivo di grandi polemiche, l’assegnazione delle case popolari fa sempre notizia. Ma quante in realtà vengono assegnate a Torino agli stranieri?

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Proteste, rivolte e tante polemiche… È l’assegnazione delle case popolari, anche a Torino. Ma, proprio perché spesso le assegnazioni sono oggetto di polemiche e proteste, quante delle case popolari sono date agli stranieri? Ecco quanto emerge dai dati in possesso dell’ATC, l’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale.

Gli immigrati e le case popolari a Torino

Se qualcuno pensa che ottenere una casa popolare da parte di uno straniero o immigrato sia facile, a quanto pare non è così. Già la ex Giunta regionale di Sergio Chiamparino aveva reso più difficile la procedure per gli stranieri, richiedendo che per poter accedere alla graduatoria servono oltre alla cittadinanza italiana o europea, 5 anni di residenza dimostrata in Piemonte e anche un permesso di soggiorno in regola. Poi, lo straniero che fa domanda non deve possedere alcuna proprietà immobiliare adeguata al nucleo familiare – nemmeno al Paese d’Origine o all’estero. Quanto ai 10 anni di residenza in Regione, che la neo-giunta avrebbe in mente di richiedere per favorire gli italiani, pare che siano incostituzionali, sottolineano dall’ATC Piemonte.

I parametri per l’assegnazione delle case popolari a Torino

Secondo le regole, l’assegnazione delle case popolari a Torino (e in Piemonte) si basa su 3 parametri: il disagio sociale, economico e abitativo. Le famiglie numerose ottengono un punto in più, così come chi vive in case troppo piccole o con il Wc in comune ottiene dai 3 a i 4 punti in più. In base a questi parametri, la maggioranza delle assegnazioni di case popolari differisce dagli stranieri agli italiani. I primi, in genere la ottengono perché hanno famiglie numerose con bambini o anziani al seguito e poi un reddito molto basso e provengono da situazioni di sovraffollamento. Le assegnazioni alle famiglie italiane in genere sono a seguito di sfratto e spesso sono date ad anziani soli o a disabili.

Quanti stranieri ottengono le case popolari

Secondo le stime, la percentuale di assegnazione delle case popolari agli stranieri a Torino è aumentata dal 24% del 2010 al 48%. Ma in pratica, solo il 17% degli inquilini delle case popolari a Torino è straniero, ovvero su 138mila immigrati che vivono a Torino, sono 6.500 quelli che oggi vivono in un alloggio ATC. Tuttavia, la percentuale non è stata così elevata come qualcuno temeva avvenisse sia a causa della grande onda di migranti che nell’aumento delle richieste.

Il problema degli affitti

Un vantaggio per gli affittuari delle case popolari in Piemonte però c’è: secondo l’ATC, infatti, la nostra Regione ha il canone di affitto tra i più bassi d’Italia – con circa 90 euro di affitto mensile medio. Per questo, uno dei grandi problemi è la manutenzione degli stabili e degli alloggi, che a oggi assume toni drammatici, con case che cadono a pezzi. Il basso costo dell’affitto, infatti, non permette di avere entrate adeguate a poter eseguire una manutenzione adeguata. La soluzione sarebbe quella di aumentare il canone d’affitto, ma bisogna sempre vedere chi se lo può permettere.

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