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Viabilità

Autostrade “da paura”: i cantieri dimenticati dal lockdown

Viaggi da dimenticare per chi deve transitare sulle autostrade italiane, e in particolare verso la Liguria: code chilometriche, rallentamenti. La causa sono i cantieri, aperti proprio ora che le persone possono spostarsi da regione a regione

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Code in autostrada

Sulle autostrade proprio in questi giorni in cui le persone e il turismo ricominciano a viaggiare si aprono anche i cantieri. Risultato: un incubo per chi viaggia con lunghe code e rallentamenti. Ma non si poteva pensare a rimettere a posto durante il lockdown? Una domanda che si devono essere posti in molti, e forse anche alla Regione Piemonte che, nelle vesti del presidente Alberto Cirio e dell’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi, a tale proposito ha inviato una missiva al presidente e all’AD di Autostrade per l’Italia per chiedere di porvi rimedio.

Programmare diversamente i cantieri

La prima cosa che viene chiesta nella lettera inviata a Giuliano Mari e Roberto Tomasi di Autostrade per l’Italia è quella di prendere provvedimenti circa la situazione cantieri sulle autostrade tra Liguria e Piemonte. In particolare, si chiede «una diversa programmazione dei cantieri e una revisione delle tariffe a fronte dei disagi nei collegamenti con la Liguria».

Spostamenti fondamentali

«La ripresa degli spostamenti è fondamentale per consentire ai cittadini di ritornare, pur con tutte le precauzioni previste, alla normalità sia nella vita lavorativa sia nel tempo libero. E il ruolo del trasporto autostradale è imprescindibile – scrivono Alberto Cirio e Marco Gabusi – Le code, per la maggior parte dovute ai lavori in corso sulle carreggiate, stanno creando notevoli difficoltà ai tanti cittadini che dal Piemonte si stanno spostando verso la riviera ligure. Facciamo riferimento ai tanti lavoratori che devono raggiungere la Liguria proprio per motivi legati alla professione, come agli autotrasportatori, tutte categorie pesantemente colpite dalle misure restrittive dei mesi scorsi. Non dimentichiamo, infine, i tanti che devono raggiungere i propri cari e le abitazioni di proprietà».

Colpa del lockdown?

«Siamo consci – proseguono Cirio e Gabusi – che il periodo di lockdown ha inciso in modo rilevante sulla programmazione degli interventi, ma non possiamo non rilevare che una diversa organizzazione dei cantieri potrebbe facilitare il deflusso del traffico. In questo senso, le segnalazioni che ci giungono richiamano anche a una migliore informazione nei confronti degli utenti».

Fare qualcosa anche per le tariffe

Il governatore del Piemonte e l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti hanno altresì fatto presente che «nei giorni immediatamente precedenti alla pandemia sono pervenute alla nostra attenzione molte richieste di intervento in merito alle tariffe: già allora, infatti, numerosi cittadini giudicavano insostenibile il pagamento della tariffa piena a fronte dei disagi causati dagli interventi sule tratte. Rimettiamo a voi, quindi, la valutazione della possibile applicazione di una scontistica, confidando non vogliate far mancare un approfondimento in merito». Noi staremo a vedere, ma nel frattempo, chi deve viaggiare starà in coda suo malgrado.

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Immagine di copertina rappresentativa. Credit: pixabay-RettungsgasseJETZTde

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