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Mobilità

Torino vita sempre più dura per le auto

Addio altri parcheggi, prenderanno il loro posto 500 stalli per bici e monopattini

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Torino, arrivano nuovi stalli per bici e monopattini

Al via la proposta della Città di Torino di convertire molti parcheggi per le auto in aree attrezzate per biciclette e monopattini elettrici. Tempi sempre più duri per posteggiare il proprio mezzo già gravati dalla scarsità di parcheggi.

Una scelta verde?

Diviene realtà la decisione dell’Amministrazione attuale che punta sempre più a scelte “verdi” (o green, per dirlo alla moda) del Comune di Torino riguardo il trasporto e la viabilità in città.
Da questa scelta, ne patiranno le spese 500 posti auto per fare spazio ad altrettanti stalli dedicati al posizionamento di biciclette e monopattini.

Già le ciclabili…

Con la realizzazione tempo fa di nuove “piste ciclabili” (tra virgolette perché in molti casi chiamarle “piste” è un po’ forzato, visto che si passa in mezzo al traffico) si erano già persi molti parcheggi: vedi per esempio la zona di corso Lecce. Stessa cosa è accaduto in altre vie, corsi e viali. Altri posti auto sono stati “divorati” dalla necessità di utilizzare spazi per allestire dehors, a causa dell’emergenza sanitaria. In sostanza, alla fine della fiera, trovare parcheggio a Torino diviene sempre più un’impresa. Va bene ridurre il traffico e lo smog, ma a volte le scelte paiono un po’ azzardate.

Dove arriveranno i primi nuovi stalli

Secondo quanto comunicato, con i primi stalli per bici e monopattini si partirà dalla zona Nord della città. Nello specifico, le prime vie interessate saranno via Paganini e piazza Abba, a cavallo tra i quartieri Barriera Milano e Regio Parco. La scelta pare sia stata fatta perché vicino ad alcuni istituti scolastici.

Come sono le nuove aree

Le nuove aree attrezzate non ospiteranno soltanto bici e monopattini elettrici, ma anche scooter e moto a motore. Saranno larghe dieci metri e avranno rastrelliere per poter parcheggiare i mezzi a due ruote.

Lo sharing impossibile

Per limitare al massimo il fenomeno della malasosta, il Comune intende dunque aumentare gli spazi dedicati ai mezzi alternativi e più ecologici. Solo che i servizi di sharing come ToBike non si sa quale futuro avranno dato che di bici ne rimangono meno di 200, perché tutte le altre sono state distrutte o rubate.

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