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Curiosità

Un’opinione impopolare sulla chiusura della libreria Paravia

I tempi cambiano, lo spirito di adattamento deve spingerci a cambiare a nostra volta, per non diventare vittime

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Si fa presto a dire “Amazon”. “Amazon” è probabilmente solo al secondo posto per “cause di chiusura attività commerciale”, subito dopo “le tasse”.
E se sulle prime potete avere ragione e non possiamo farci nulla, contro il grande colosso dell’e-commerce non potete pensare di averne. Effettivamente dà la possibilità ai clienti di trovare articoli a meno e farseli consegnare direttamente a casa, ma c’è solo da arrendersi: questa cosa c’è da anni e non cambierà.

Chiusura della libreria Paravia: alcune riflessioni

Dispiace dunque per la chiusura della libreria “Paravia”, che ha fatto tanto scoop questa settimana, ma alcune riflessioni sono obbligatorie, alle porte del nuovo decennio. E’ naturale che i tempi cambino, che le abitudini della potenziale clientela, così come le richieste, si modifichino, ma per un’attività di successo non si può pensare di passare per vittime.

Quali sono le attività che hanno successo?

E a pensarci bene quali sono le attività che hanno riscocco più successo degli ultimi anni? Sono quelle che offrono qualcosa di particolare.
Io posso anche farmi un tè a casa e mangiarmi i biscotti danesi comprati al supermercato, se voglio, ma volete mettere farvi passare la voglia di una bella fetta di torta, con una passeggiata al Berlica Barbis? Per chi non la conoscesse è una torteria che offre oggi davvero un bell’assortimento di torte, anche aperitivi più sul salato, tutto di ottima qualità. Le torte del Berlica non me le fanno al supermercato e non sono buona a farle così nemmeno io. Per citare un altro esempio, abito ormai da qualche anno a Mirafiori Sud. Ebbene, potranno aprire tutti i supermercati che vorranno, ma noi salumi e formaggi li prenderemo sempre da “Mimmo, Dany e Roby” che dopo anni di banco al mercato hanno deciso di aprire il negozio sulla stessa Via Cesare Pavese. Ve lo straconsiglio se non avete mai provato.
Così una libreria: come si può fare per convincere la gente ad entrare in libreria? Bisogna offrire loro qualcosa che non trovano, anche migliorato, su una piattaforma online.

Le librerie che ancora sopravvivono

E infatti le librerie che stanno sopravvivendo solo quelle che si attrezzano: invitano scrittori, ospitano incontri e magari si sono ricreati anche un loro angolo wifi con caffè, per i ragazzi, ma anche per chi di passaggio vuole bersi qualcosa sfogliando internet. Ed è così che questi passano dagli scaffali, vedono un vero libro di carta, ne annusano il profumo e decidono di portarselo in cassa, perché al diavolo quell’e-book sul comodino con ordine Amazon. Nessuno dice sia facile. Nessuno dice sia per tutti. Ma demonizzare il consumismo, la società moderna e i suoi pilastri economici, sicuramente non vi aiuterà a tenere aperta la bottega.

E voi come la pensate?
Avete un’attività che sta soffrendo? O magari vorreste aprirne una?

Il mio sogno sarebbe aprire una bella vineria che serve anche piatti freddi. Chissà se un giorno ci riuscirò mai!

Leggi anche: addio alla storica libreria Paravia

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