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Radio Maria attacca Greta. Un parroco di Torino: «un post sprezzante e poco cattolico»

E voi come vi schierate nei confronti dei Fridaysforfuture? La pensate anche voi come Radio Maria?

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Greta continua a far parlare di sè. O meglio tutti i suoi “seguaci”, nemmeno si trattasse di una setta.
La realtà scientifica del cambiamento climatico, su cui questo particolare movimento punta l’attenzione, viene continuamente messa in dubbio da realtà più o meno autorevoli.
L’ultimo degli affronti, che di nuovo invoca invisibili poteri superiori che manovrerebbero le parole della giovane Greta, arriva direttamente da Radio Maria.

Radio, Maria l’attacco a Greta

“Cara Greta, dopo che abbiamo buttato Dio nella pattumiera, vogliamo salvare il pianeta? Dopo che lasciamo sopprimere i feti umani, vogliamo proteggere i cuccioli animali? Dopo che confondiamo i generi, vogliamo salvare la specie? Dopo che aiutiamo gli uomini a morire, vogliamo salvare le foreste? Volto indignato il tuo, o forse manipolato? Giovani, non lasciatevi ingannare”.

Il post su Facebook

Questo recita, letteralmente, un loro post Facebook e la reazione non è terdata ad arrivare.
Io personalmente trovo agghiaccianti delle parole del genere, dalla prima all’ultima. Non c’è un solo singolo passaggio che potrei mai anche solo lontanamente condividere.

Greta: forza manipolatrici?

E voi?
Anche ipotizzando mai che davvero ci fossero forze misteriose (Radio Maria che cita misteriose forze manipolatrici può suonare come una barzelletta) a manipolare la ragazzina, sarebbero tanto sbagliati i suoi contenuti?
Viviamo in un Mondo su cui siamo numericamente già troppi e l’inquinamento che produciamo è ben al di sopra di quanto questo Pianeta potrebbe sopportare: personalmente trovo che chiunque mettesse in risalto queste problematiche, indipendentemente dalla propria identità, avrebbe ragione. Per cui, anche se fosse mai un caso di manipolazione, avrebbero ben ragione a portarlo avanti!

Non tutti la pensano come Radio Maria

Fa piacere, in questo clima, riconoscere che non tutta la Chiesa si uniforma al parere di Radio Maria o preferisce tacere.
Da Torino in particolare si erge la voce di don Luca Peyron, responsabile della pastorale universitaria della diocesi di Torino. Lui coi ragazzi ci lavora tutti i giorni e sotto l’hashtag #notinmyname prende le distanze da quanto asserito da Radio Maria, con parole di rilievo:  “Apprezzo Radio Maria per il servizio che fa sotto tanti profili, ma non posso condividere questo post sprezzante e inutile, così poco cattolico, così poco intelligente – scrive Peyron – Essere cattolici significa et et e mai aut aut, lottare per il pianeta non esclude difendere la vita nascente. Chi sostiene una causa giusta non è un nemico se non ne sostiene altre”.

E voi come la pensate? E’ giusto porre l’attenzione ai problemi dell’inquinamento e del cambiamento climatico o la vivete anche voi come una forzatura voluta da poteri ignoti?

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