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Moncalieri: crea scompiglio l’inaugurazione di un mezzo della Croce Rossa, senza la benedizione del parroco

Anno 2019: i cattolici gridano allo scandalo nel comune di Moncalieri. Voi siete d’accordo?

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La storia di oggi affonda le sue radici nella storia e nella tradizione, perché possiamo singolarmente valutare quanto tutto questo sia ancora valido nel mondo in cui viviamo oggigiorno.

La nascita della Croce Rossa Italiana
Era il 15 giugno 1864 a Milano, quando venne fondato il Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra a operadel Comitato Medico Milanese, anticipando le istruzioni della Convenzione di Ginevra, al punto che il modello italiano verrà preso d’esempio per dettare le basi di quella che in futuro sarà ufficialmente riconosciuta come la Croce Rossa. E’ dal 1872 che la Croce Rossa Italiana opera non solo in scenari di guerra, ma anche nelle emergenze della quotidianità dei cittadini e nel 1970 viene classificato come ente privato di interesse pubblico.
Come molte cose nel nostro bel Paese è assolutamente naturale riconoscere, all’interno dell’Associazione della Croce Rossa Italiana, una base di principio cristiano-cattolica. Questo non solo per il periodo storico in cui è stata fondata, ma anche per via dell’ambiente in cui è cresciuta: in Italia tanti e forse troppi aspetti hanno legami più o meno evidenti con la chiesa cattolica.

Il caso: a Moncalieri un mezzo viene inaugurato senza benedizione del parroco.
Ebbene, è il primo agosto di quest’anno, quando nel comune di Moncalieri viene inaugurato un nuovo mezzo della Croce Rossa. Quello che forse in molti non sanno, è che tutti i mezzi della Croce Rossa vengono inaugurati alla presenza di un prete, che ha il compito di benedire il mezzo, secondo i dettami della chiesa cattolica. Il caso di Moncalieri è stata la prima eccezione e nessun prete cattolico era presente. Dalle istituzioni non arriva una risposta precisa: il mezzo era stato donato nel testamento di una signora, il cui marito pare non fosse d’accordo con la presenza del prete per la benedizione. Eppure qualcuno sostiene invece che queste saranno le nuove direttive del comparto di Moncalieri, d’ora in avanti e grida allo scandalo, inneggiando a una presa di posizione a favore di musulmani, buddisti ed altre religioni che pur beneficiano dell’intervento della Croce Rossa, ma a cui non andrebbe a genio la benedizione cattolica. Alcuni arrivano addirittura a dire che se c’è una croce come simbolo, è proprio perché rappresenta la cristianità cattolica. Come dicevo, è innegabile che la Croce Rossa Italiana abbia legami con la chiesa, ma addirittura sul sito della Croce Rossa si precisa che il simbolo è sinonimo di protezione, a prescindere da qualunque coinvolgimento religioso, rappresentando invece neutralità.

Diteci la vostra considerazione!
Io personalmente, agnostica ma nata e cresciuta in una famiglia cattolica come tante in Italia, trovo assolutamente ingiusto che i mezzi della Croce Rossa vengano benedetti dalla Chiesa: un principio che trovo anacronistico e non conforme allo scopo umanitario dell’associazione che punta a portare soccorso in maniera assolutamente indistinta da pelle e religione. Voi come la pensate? Fate del principio cristiano di portare soccorso a chiunque, un’identità così tanto cattolica che per voi è giusto questo strettissimo legame?

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1 Commento

1 Commento

  1. Cesare Barbi

    12 Settembre 2019 at 10:02

    E’è stata un’iniziativa ispirata ai principi cristiani e mi pare giusto che questi principi siano conservati, con o senza benedizione

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