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Bentornate a casa sorelline! La dolorosa vicenda di due adolescenti

Questa volta è stato dato credito alle voci di due adolescenti disperate. Che sia l’inizio di un cambiamento?

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Sorelline separate dalla famiglia

Aprendo un giornale di Torino ho letto con stupore misto a gioia che due sorelle adolescenti, che erano state allontanate dalla famiglia a causa di una separazione difficile, sono state liberate e sono tornate a casa dalla madre.

La dolorosa vicenda

La vicenda è iniziata mesi fa con la denuncia fatta dalla madre nei confronti del padre violento. Le ragazze, invece che essere affidate alla madre o ai nonni amorevoli, sono state rinchiuse ognuna in una comunità diversa.

Perché separare famiglie e ragazzi?

Spesse volte questa sembra essere la prassi, come testimoniano molte famiglie che sono state private dei propri figli: la madre subisce violenze dal marito, denuncia il fatto alle autorità e viene privata dei figli. Questi ultimi, quasi sempre vengono separati anche tra di loro e messi in comunità diverse. Il perché è un mistero.

La potenza dei Social

In questo caso però le due ragazze non ci stanno, avendo ancora il cellulare, si fanno sentire sui social, scrivono ai giornali e la loro lettera viene pubblicata. Viene così alla ribalta la realtà cruda di ciò, che alcune volte, avviene all’interno delle comunità che accolgono i minori. Le due sorelle arrivano a dichiarare: «la vita in comunità peggio delle botte che ci dava papà».

Gravi carenze e strutture chiuse

Non è la prima volta che emergono dichiarazioni di questo tipo,  in alcuni casi  di gravi carenze accertate, alcune strutture sono state addirittura chiuse.  Fino a ora però le istituzioni, i media e l’opinione pubblica sembrano ignorare le lamentele, le richieste di aiuto, le denunce, la disperazione di coloro i quali si trovano coinvolti in questo “sistema” per un motivo o per un altro; non dimentichiamo che ce ne sono quarantamila in condizioni simili.

Questa volta no, è stato dato credito alla voce di due adolescenti disperate. Che sia l’inizio di un cambiamento?

Il CCDU è stato fondato nel 1979 ed è una Onlus italiana in contatto con il Citizens Commition on Human Rights (CCHR) che è stato fondato dallo psichiatra Prof. Thomas Szasz e dalla Chiesa di Scientology e che ha lo scopo di ripristinare i Diritti Umani e dignità nel campo della salute mentale.

Maria grazia Scaglione                                            Torino 22 Settembre 2020

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