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Anita torna in piazza a Torino, ci dicano perché chiudono le scuole

Scuola, di nuovo la protesta per la Dad a Torino di Anita e compagne. Intanto si valuta il ricorso per i figli dei lavoratori essenziali

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Regione Piemonte in piazza Castello
Torna la protesta per la scuola in piazza Castello

TORINO – Da oggi, metà degli studenti piemontesi sono di nuovo in Dad. Così, torna la protesta da parte di alcuni in piazza Castello a Torino. Qui, diversi ragazzi seguono le lezioni davanti al palazzo della Regione. «Chiudono le scuole, ma non ci dicono perché».

Meglio un lockdown nazionale?

«Meglio un lockdown totale che chiudere solo la scuola. Avrebbe più senso», commenta Anita, la dodicenne che con il suo esempio ha ispirato la protesta contro la didattica a distanza in tutta Italia. «I cosiddetti esperti dicono da un anno le stesse cose, ma nessuno ha niente e noi ci ritroviamo fuori dalle classi», aggiunge Maya, studentessa di 16 anni del liceo classico Gioberti. «Certo che siamo arrabbiati – aggiunge – Nella mia scuola non ci sono praticamente casi di Covid».

Stessa situazione dopo un anno

«Dopo un anno, siamo nella stessa situazione – afferma Carola Messina, di “Priorità alla scuola” – Poi il ministero smentisce se stesso: prima dice che i figli dei lavoratori essenziali possono seguire le lezioni in presenza e poi invece si rimangia tutto. Stiamo valutando anche di fare ricorso».

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