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Ecoisole Smart a Torino? L’immondizia si accumula per terra

L’immondizia si accumula ai piedi delle Ecoisole di Torino, segno che qualcosa non va e la città rimane sporca. Da rivedere il funzionamento

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Ecoisole e immondizia a Torino

L’idea delle Ecoisole Smart di per sé è buona, ma se non accompagnata da un’adeguata “educazione” al buon uso e da un efficiente funzionamento, i rifiuti continueranno inevitabilmente ad accumularsi sui marciapiedi e ai bordi delle strade di Torino.

Più ombre che luci

Secondo Silvio Magliano, Capogruppo Moderati del Consiglio Comunale di Torino, le nuove Ecoisole Smart presentano «al momento più ombre che luci: un giudizio che confermo anche dopo aver discusso in Consiglio Comunale la mia interpellanza sul tema. I cambiamenti, di modalità e di raccolta, non sono stati, fin qui, adeguatamente accompagnati dall’Amministrazione. Ai piedi dei nuovi bidoni continuano ad accumularsi rifiuti».

Se non funzionano

«Se è positiva la prospettiva della collocazione di fototrappole (lungo le Spine e in Aurora), come garantito dalla Giunta – prosegue Magliano – merita una riflessione di segno totalmente opposto il fatto che ancora diverse di queste Ecoisole non funzionano in maniera ottimale o sono posizionate in maniera non consona. I sacchi (o i rifiuti di altra natura: copertoni, per esempio) accatastati ai piedi delle campane restano in quella posizione per giorni in attesa di essere rimossi da Amiat. Sulla collocazione non idonea delle campane, ho fatto presente a verbale il caso esemplare del civico 23/3 di corso Gamba, con i nuovi bidoni che di fatto pregiudicano l’uscita dai garage».

Diversi problemi per le campane

Le campane per la raccolta rifiuti presentano dunque diversi problemi. Tra questi, si segnalano la difficoltà nell’aprirle e, nel caso si aprano, questo non avviene correttamente – nonostante l’uso della tessera apposita. In linea generale sono ancora in numero sufficiente a garantire un decoro delle vie della città ed evitare l’accumulo di immondizia sulle strade. Anche la disposizione delle campane andrebbe migliorata. «I cambiamenti di abitudini [per i cittadini] devono essere accompagnati dall’Amministrazione», conclude Magliano.

1 Commento

1 Commento

  1. Ettore Oreste

    3 Novembre 2020 at 12:18

    Perché non ricordare anche tutti i frammenti di vetro, di bottiglie di birra, gettate per strada, che si spargono dappertutto, che nessun mai raccoglierà, impastati con tutto il resto dello sporco, cui adesso, come ogni anno in questa stagione, si aggiungono le foglie degli alberi, in uno splendido strato melmoso, dal color cacca, fonte d’ispirazione per i nostri amici a quattro zampe, ed incentivo ai loro padroni per non fare il loro dovere…. Dove sono i cari, vecchi spazzini di tanti anni fa…?

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