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Lettera da leggere e che condivido con tutti voi a chi ama questa città come la amo io

Lettera rivolta a tutti i cittadini residenti che amano questa città

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Cari torinesi e care Torinesi,

Questa città ha visto tanti alti e bassi e vi vorrei parlare di come quotidianamente – purtroppo –tanta gente non compri il biglietto del pullman, metro, tram e altri mezzi di pubblica utilità. O, peggio, fa il salto del tornello. Ecco, vorrei farvi ragionare sulle mie ultime parole appena scritte ovvero “pubblica e utilità”. Due termini che hanno un significato molto importante e che dovrebbe riguardare tutti noi. Ogni giorno, un normale e onesto cittadino Torinese paga il biglietto per usufruire dei servizi che concede la nostra città. A ogni singolo cittadino viene offerta la possibilità di spostarsi e di viaggiare in ogni angolo di Torino o, ancora, verso la sua meravigliosa provincia. Sono tanti i motivi per cui si può utilizzare un mezzo pubblico: per passione, per trovare un amico o un familiare.
Purtroppo io vedo e leggo troppo spesso e volentieri che i nostri mezzi nella città di Torino sono malfunzionanti, malconci addirittura tutte e due le cose. Sapete perché accade tutto questo? Non perché dal nulla si rompono i mezzi pubblici o ci sono disagi e disservizi di ogni tipo, ma perché non abbiamo rispetto di ciò che non consideriamo nostro. Tutti noi dovremmo aiutarci e contribuire per il bene della comunità ma, soprattutto, la nostra regione dovrebbe essere un esempio per la nazione e il mondo intero.

Forse pensate che tutto ciò sia ridicolo o assurdo ma non è affatto così: se tutti pagassero il biglietto regolarmente non avremmo mai disagi di nessun tipo e l’economia, a Torino, girerebbe come una trottola.
E adesso mi rivolgo a quei “campioni di salto del tornello”: qualche volta riuscite a guardarvi allo specchio e affermare di essere onesti cittadini? In futuro cosa pensate di trasmettere alle prossime generazioni? Forse l’anarchia? Volete avere sempre servizi migliori? Fate una cosa che vi sembrerà strana: provate a cercare nei vostri pantaloni o nel vostro portafogli pochi spiccioli per comprare un biglietto. Vi assicuro: non ci vuole molto. Cercate i soldi necessari, andate dal tabacchino o rivolgetevi alle macchinette erogatrici e comprato il biglietto. Dopo lo timbrate. Figo vero?!!! Però deve essere un’esperienza che da ripetere ogni volta, altrimenti non ha alcun senso.

Infine, mi rivolgo alla prima cittadina ovvero la sindaca: perché non si può fare una proposta di legge per punire duramente chi non paga il biglietto come si fa in tutti gli altri paesi? Perché non si aumentano i controlli sui mezzi pubblici? Così almeno si dimezzano o – si spera – si azzerano. È giusto che il loro gesto possa essere pagato, fino in fondo. Io spero che si faccia qualcosa nel più breve tempo possibile. Se lei ha cuore questa città, come ce l’ho anche io, faccia qualcosa al più presto. Dopo potrebbe essere troppo tardi.                                                             

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