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Addio agli eventi a Torino, Lingotto Fiere potrebbe chiudere per sempre

L’ultima sede in Italia del gruppo francese GL Events potrebbe chiudere, e Torino rischia di dire addio agli eventi a Lingotto Fiere. Attesa per le risposte della sindaca Appendino e del governatore Cirio

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Lingotto Fiere potrebbe chiudere

Il principale centro fieristico di Torino, Lingotto Fiere, potrebbe chiudere l’attività e lasciare la città senza molti di quegli eventi che hanno animato i mesi e gli anni passati. Secondo quanto si apprende, il gruppo francese di GL Events sarebbe pronto a chiudere Lingotto Fiere e cessare definitivamente l’attività messa in stand-by dal lockdown dovuto alle misure di contenimento dell’epidemia. Si attendono le risposte della sindaca Appendino e del governatore Cirio alla paventata chiusura.

Non è una questione di soldi

L’annuncio di GL Events di lasciare Lingotto Fiere pare non sia dovuto a una mera questione di denaro, ma piuttosto a un problema di gestione e di mancate risposte da parte dell’Amministrazione comunale e della Regione Piemonte. Forse non tutti lo sanno, ma Lingotto Fiere è l’unico centro fieristico che, a oggi, è del tutto privato. Ma ad aggravare la situazione è la condizione di crisi in cui versa da tempo, e che è stata esasperata proprio da questi ultimi mesi di blocco delle manifestazioni.

Chi deve intervenire

Secondo i francesi, una delle soluzioni è che la Città di Torino e la Regione Piemonte intervengano acquistando il quartiere fieristico del Lingotto per renderlo una volta per tutte in parte “pubblico”. Altra ipotesi è quella di una compartecipazione, in modo da distribuire le perdite. Lingotto Fiere potrebbe così essere rilanciato come quartiere fieristico offrendo una pluralità di manifestazioni che ci si prefigge possano rilanciare il settore, così intaccato dall’emergenza sanitaria che ha sconvolto la città.

La comunicazione dei francesi

A mettere a conoscenza della situazione e di quale potrebbe essere il futuro di Lingotto Fiere sono stati la settimana scorsa – in teleconferenza – il patron di GL Events, Olivier Ginon, con Anne-Sophie, sua figlia e membro del Cda di Gl Events e AD della Foncière Polygone. I rappresentanti del gruppo francese si sono incontrati virtualmente con la sindaca di Torino Chiara Appendino, l’assessore Alberto Sacco, la rappresentante della Regione Piemonte, Vittoria Poggio e il direttore di Lingotto Fiere Lamberto Mancini. Nello spiegare che tutte le attività del gruppo GL Events a livello mondiale (46 siti) sono state bloccate a causa dell’emergenza sanitaria, si è paventata la possibilità di chiudere il “marginale” centro fieristico torinese. «O si arriva a creare una società pubblico-privata che gestisca le attività e il sito, oppure GL lascerà Torino», hanno “minacciato” i francesi. E ora si attende una rapida risposta da parte della Città di Torino e della Regione.

Ma ci sono delle alternative

Se Lingotto Fiere dovesse chiudere, anche se non auspicabile, non è detto che Torino debba perdere tutti i suoi eventi e manifestazioni. Dopo il successo del Salone del Libro Extra (tenutosi online), molte cose potrebbero comunque cambiare. Anche perché il lockdown e l’emergenza sanitaria molte cose le hanno già cambiate. E così qualcuno ha nominato il Pala Alpitour come sede alternativa, dove potrebbero trovare posto non solo il Salone del Libro, ma anche le altre manifestazioni sospese come Expocasa, il Salone del Gusto, Artissima, Manualmente e tutte le altre ancora. Insomma, se proprio si dovrà perdere Lingotto, forse non dovremo perdere del tutto gli eventi a Torino.

1 Commento

1 Commento

  1. VALERIA

    21 Maggio 2020 at 11:56

    PROPORRE L’ACQUISTO A QUALCHE RICCO TORINESE (PERCHE’ CI SONO, NASCOSTI MA CI SONO ) OPPURE FARLO DIVENTARE RICOVERO DIGNITOSO E ORGANIZZATO CON PERSONALE PER I SENZA TETTO E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ GRAVI O IMMIGRATI

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