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Economia - Regione

La miseria affligge Torino e il Piemonte: molte famiglie vivono in condizioni di povertà assoluta. I motivi e i drammatici numeri

Nel 2019 ci sono ancora famiglie a Torino e in Piemonte che non hanno i soldi necessari nemmeno per le spese essenziali. Quasi 200mila persone mangiano a stento e non possono permettersi l’acquisto di farmaci. Ecco i numeri nel rapporto della Coldiretti

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Siamo da un po’ nel XXI Secolo, eppure anche in Paesi sviluppati come l’Italia i poveri assoluti ancora esistono. A ricordarcelo è un rapporto su base nazionale da poco reso pubblico dalla Coldiretti, in cui emerge che in Piemonte ci sono quasi 200mila famiglie (pari al 5,9% della popolazione) in condizioni di miseria assoluta, ossia che non hanno il denaro per potersi permettere nemmeno le spese essenziali, come anche l’acquisto di farmaci. Ecco la situazione.

Piemonte maglia nera per la povertà

Anche se la media del 5,9% di famiglie povere è un pochino inferiore alla media nazionale – che è del 6,2% – il Piemonte si conquista la maglia nera dell’Italia industriale del Nord. Complice di questa caduta nell’abisso della povertà assoluta delle famiglie piemontesi pare sia da attribuire alla pesante crisi del 2008.

Come è sceso il reddito delle famiglie piemontesi

Secondo il rapporto di Coldiretti, il reddito netto è sceso di circa il 12% tra il 2007 e il 2016. Durante questo periodo, tuttavia, c’è stata una piccola ripresa a partire dal 2013, che però ha comportato una variazione inferiore alla media nazionale: +1,6% contro +3,2% del resto d’Italia. Ma anche rispetto a quella delle ripartizioni Nord Ovest e Nord Est: con rispettivamente +2,0% e +5,8%. Parlando di valori assoluti, il rapporto Coldiretti evidenzia che al netto dell’inflazione il livello del reddito medio è calato di circa 4.200 euro in Piemonte contro i 3.600 euro della media in Italia. Il valore, poi, scende a 2.600 euro considerando solo il Nordovest.

Dare un aiuto ai più poveri

«Di fronte a questa situazione – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – ci sono varie organizzazioni attive nella distribuzione degli alimenti e le aziende di Campagna Amica, in occasione dei Villaggi Coldiretti, hanno contribuito con il progetto della Spesa Sospesa, nato proprio nell’edizione del Villaggio di Torino, realizzato lo scorso anno a giugno. Si tratta della possibilità di fare una donazione libera presso i banchi del mercato per fare la spesa a favore dei più bisognosi. Frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare raccolto vengono consegnati alla Caritas che si occupa della distribuzione alle famiglie in difficoltà. Certo – concludono Moncalvo e Rivarossa – è necessario intervenire a livello strutturale per rompere questa spirale negativa, dare nuovi stimoli e impulsi alla nostra Regione e generare percorsi economici che possano aumentare il reddito di chi oggi vive sotto la soglia di povertà. Da qui deriva la nostra disponibilità a implementare gli accordi di filiera con quell’agroindustria virtuosa far sì che si unisca veramente il territorio al mondo economico».

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