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Lo sapevi? L’uovo di Pasqua è nato a Torino

Le prime uova di Pasqua sono nate nella nostra città. Vi raccontiamo la storia

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Che Pasqua sarebbe senza un bell’uovo di cioccolato? E’ il sogno di tutti i bambini: aprire questo fantastico dolce tradizionale e trovare una magnifica sorpresa. E anche se quelli che si trovano in commercio, ormai, contengono tutt’altro che un dono gradito ai più piccoli, l’uovo di cioccolato rappresenta da sempre il simbolo della Pasqua. Ma vi siete mai chiesti qual è – e, soprattutto – dove risiede la sua origine? Se avete qualche minuto da dedicarci, ve lo spieghiamo noi.

Perché l’uovo?

Omne vivum ex ovo, questa frase latina racchiude in sé l’essenza della vita: «ogni essere vivente proviene dall’uovo». L’uovo, infatti, è simbolo della (ri)nascita e del rinnovamento. Non a caso la Pasqua cade sempre nei mesi primaverili, momento in cui tutta la natura rinasce a nuova vita.

Ti regalo un uovo

L’abitudine di regalare un uovo (normale), però, non è nata a Torino, bensì nell’antica Persia migliaia di anni fa. Lo si faceva all’inizio della primavera e il dono era associato ai riti per la fecondità. Tale tradizione si diffuse in ogni angolo del pianeta: Egizi, Greci e Cinesi – per esempio – regalavano uova durante il passaggio della vecchia alla nuova stagione. Erano in molti, infatti, a credere che l’anno iniziasse con l’avvento della stagione primaverile.

Da tradizioni pagane a tradizioni cristiane

Ben sappiamo che la maggior parte delle tradizioni pagane si sono trasformate magicamente in cristiane, con qualche piccola modifica. E fu così che al posto della natura (che risorge), ci fu il Cristo. Ma se ci si fa caso, la Pasqua si festeggia ancora durante il periodo di massimo rinnovamento.

Le uova decorate

Passarono gli anni e le uova da regalare subirono alcuni miglioramenti. Fin dal Medioevo si iniziò a decorarle. Ma non solo: nacquero le prime uova artificiali realizzati in oro, argento o platino. Chiaramente si trattava di oggetti che destinati solo alle famiglie più abbienti.

450 uova d’oro

Nel 1300, Edoardo d’Inghilterra, ebbe la bizzarra idea di richiedere la fabbricazione di ben 450 uova in oro da regalare nel periodo pasquale. Tuttavia, una delle creazioni più belle fu, probabilmente, quella commissionata dallo Zar Alessandro III: si trattava di un uovo in platino al cui interno ve ne era un altro d’oro e, all’interno di quest’ultimo, una (piccola) corona imperiale. Il dono era destinato alla Zarina.

Le uova di cioccolato?

Le uova di cioccolato, invece, nacquero a Torino nel lontano 1725. L’idea venne alla proprietaria –  oggi conosciuta come la vedova Giambone – di una piccola bottega di via Roma. Un giorno decise di riempire i gusci vuoti delle uova con del cioccolato appena sciolto. Il risultato fu incantevole e le uova vennero persino esposte nella vetrina del suo negozio, a fianco di a una gallina ruspante. Queste possono essere considerate le prime uova – di cioccolato – della storia.

Un secolo dopo, le vere uova Pasquali

Le uova della vedova Giambone diedero, probabilmente, il giusto input per la creazione di quelle che divennero per sempre il simbolo della Pasqua. Poco più di un secolo dopo, nel 1875, un mastro cioccolatiere di origine inglesi creò il primissimo uovo di Pasqua artigianale. Ma il dolce – come lo conosciamo oggi – nacque nel 1920 per opera de la Casa Sartorio (di Torino) che ha brevettato il primo sistema al mondo capace di modellare le forme vuote. Il dolce veniva realizzato grazie a una macchina dotata di movimento rotatorio in grado di rilasciare il cioccolato in maniera perfetta su tutta la sagoma. Pochi anni dopo, l’usanza dell’uovo di cioccolato si diffuse a macchia d’olio, prima in Italia e poi nel resto del mondo.

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