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Occupazioni abusive di case popolari, la vera piaga di Torino

All’interno della nostra città si stanno formando periferie nelle periferie. Occupazioni abusive, contatori del gas vandalizzati, reti di protezione divelte, abbandono di materiale ingombrante negli spazi comuni… Cosa sta accadendo a Torino?

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occupazioni abusive silvio Magliano

«Esemplare il caso del complesso M2 a Mirafiori, da me portato in Consiglio Comunale con un’interpellanza: preoccupante il clima di paura, inaccettabile il formarsi di una vera e propria “periferia nella periferia” al di fuori di ogni controllo e di ogni regola. Ho chiesto alla Giunta una serie di interventi e di sopralluoghi. L’Amministrazione Civica risponda. Presenterò un’interpellanza analoga anche in Consiglio Regionale», scrive in una nota Silvio Magliano Capogruppo Moderati del Consiglio Comunale di Torino.

Periferie nelle periferie

Si stanno costituendo, in certi complessi di case popolari della nostra città, delle vere e proprie periferie nelle periferie: ambiti nei quali le regole fanno fatica a farsi rispettare e nei quali il fenomeno delle occupazioni abusive di appartamenti sta raggiungendo le proporzioni di una piaga cittadina, spiega Magliano. «Ho portato oggi in Consiglio Comunale, con un’interpellanza, il caso, esemplare, dei problemi che affliggono il complesso edilizio M2 (corso Tazzoli angolo corso Agnelli): contatori del gas continuamente vandalizzati, reti di protezione divelte, frequente abbandono di materiale ingombrante negli spazi comuni, mancanza di cura per le aree verdi, mancanza di contatori individuali (fondamentali per tutti gli alloggi popolari, dal momento che con tali dispositivi evitiamo che il danno delle occupazioni si riversi economicamente su tutti gli altri condomini)».

Occupazioni abusive

Ma sono proprio le occupazioni abusive il fattore più grave: diverse sono le unità abitative occupate, mentre non abbiamo dati certi su quanti siano gli allacciamenti abusivi alla linea elettrica, su quanti boiler esistano e su quanti inquilini dispongano di bombola del gas. «I residenti che mi hanno fatto pervenire le loro segnalazioni mi hanno pregato di non fare i loro nomi e di fare in modo che non possano essere identificati: una richiesta che è cartina di tornasole di un preoccupante clima di paura. Mi aspetto ora una serie di controlli puntuale e un conseguente programma di interventi. Presenterò un’analoga interpellanza anche in Regione Piemonte. Ho chiesto a verbale di programmare una serie di sopralluoghi da programmare dalla fine dell’emergenza sanitaria alla fine della consiliatura», conclude Magliano.

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