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Covid 19

Le restrizioni Covid aumentano il rischio di suicidio, dipendenze e settismo: lo afferma uno studioso

Maurizio Scandurra, studioso e giornalista cattolico, afferma che le prolungate restrizioni dovute al Covid potrebbero mettere a rischio la tenuta mentale

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TORINO – Aumento dei suicidi, incremento di ludopatie e dei fenomeni di dipendenza acuta da smartphone e social media, narcisismo e spiritualità fai-da-te, pericolo di diffusione del settismo. Sono i rischi delle prolungate restrizioni per il Covid, secondo l’opinione di uno studioso del settore, il giornalista cattolico e saggista Maurizio Scandurra.

Rischio per la tenuta mentale

«In molti chiedono un cambio di passo nella gestione della pandemia. È a rischio la tenuta mentale della popolazione, Nonostante i numerosi appelli provenienti da più fronti e rimasti inascoltati, tra cui quelli dell’Ordine degli Psicologi, il prezzo più alto lo pagano i soggetti più fragili, fra cui i giovani con il fallimento pedagogico della DAD. L’emergenza in corso rischia di mutare disagi come ansia, depressione e maggiore irritabilità in disturbi più complessi e cronicizzati».

Aumento di suicidi

Scandurra cita uno studio dell’Associazione Italiana di Epidemiologia, secondo cui i suicidi sono divenuti la prima causa di morte non naturale in regione, pari al 21% di tutti i decessi originati da causa violenta. Anche il sito della Regione Piemonte rileva nel 2020 un incremento del disagio adolescenziale in termini di aumento dei passaggi in Pronto Soccorso e tentativi di suicidio.

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