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Covid 19

Contenimento del virus: in Piemonte verso il monitoraggio degli over 65

La Regione Piemonte intende dare avvio a un monitoraggio con test molecolari e antigenici degli over 65 asintomatici

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Test Covid

Per contenere la diffusione dei contagi è importante anche individuare coloro che sono positivi ma asintomatici, perché non sapendo di essere stati contagiati possono involontariamente diffondere il virus. Anche per questo, la Regione Piemonte fa sapere che intende avviare un monitoraggio su base volontaria, mediante test molecolari e antigenici, degli over 65 asintomatici affetti da specifiche malattie croniche, che saranno individuate sulla base di criteri scientifici dagli esperti dell’Unità di Crisi.

Sfruttare la flessione della curva epidemica

Si ritiene infatti di sfruttare questo momento, in cui la curva epidemica mostra una flessione che potrebbe assestarsi, per potenziare e migliorare il sistema di contact tracing. In questa prospettiva, l’estensione del servizio di monitoraggio anche su questa fascia di popolazione è da considerarsi come una misura di maggior tutela verso persone tra le più esposte all’impatto del Covid-19. «L’ipotesi, su cui ci confronteremo con le rappresentanze sindacali – afferma l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – è che la prenotazione dell’esame venga effettuata, come avviene come già ora per i sintomatici o pauci-sintomatici, dai medici di base tramite piattaforma Covid».

La capacità di fare molti tamponi ogni giorno

Alla base dell’iniziativa, come rileva l’assessore alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati, il fatto che «oggi il sistema sanitario regionale è in grado di effettuare circa 20mila tamponi al giorno, tra antigenici e molecolari, di cui 7.000 negli hotspot/pitstop. Questi ultimi sono andati via via potenziandosi nel tempo e negli ultimi giorni sono arrivati a 52 quelli per i tamponi molecolari, con la creazione di tre nuovi punti ad Avigliana, Bra e Santhià, e a 23 per i test rapidi con l’aggiunta di due ulteriori punti a Torino in via Le Chiuse e Rivarolo in via Martiri delle Foibe. Una capacità che ci consente di allargare presso questi presidi così diffusi sul territorio la platea dei cittadini che possono sottoporsi al test».

Fonte: Regione Piemonte

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