Consumatori
Omicron non ferma la voglia di festeggiare dei piemontesi
Secondo Confesercenti, per i regali la spesa media è di 238 euro. Si torna ad acquistare nei negozi. Abbigliamento, piccolo boom
L’incertezza generata dalla quarta ondata – e in particolare dalla variante Omicron del Covid – non cancella la voglia di festa dei piemontesi, che quest’anno non rinunceranno a mettere i doni sotto l’albero, con una spesa media per i regali stimata in 238 euro: una cifra di tutto rispetto, nonostante sia ancora al di sotto di quelle medie che si erano riscontrate negli ultimi anni precedenti alla pandemia. È quanto emerge dal consueto sondaggio, condotto da Swg per l’associazione, sulle intenzioni di acquisto dei consumatori della regione in vista delle prossime feste invernali.
> L’emergenza è più “normale”, ma preoccupano i prezzi – Dopo lo stop dello scorso anno, i piemontesi non vogliono rinunciare nuovamente al Natale. E la pandemia non è più il primo degli elementi che potrebbero condizionare le spese natalizie. Al primo posto, infatti, c’è l’aumento dei i prezzi (56%), poi la situazione economica personale (38%), mentre la paura del contagio è al terzo posto (28%); poco distanti, ma rispondenti alla stessa logica, le file per gli acquisti (26%).
> Ritorno nei negozi – Una normalizzazione che risulta evidente dalle scelte di acquisto dei consumatori che, dopo lo stop imposto da Covid e restrizioni nel 2020, quest’anno tornano nelle attività commerciali ‘fisiche’. Sebbene l’online sia ancora il canale d’acquisto più gettonato – lo sceglie il 58%, in lieve calo dal 59% del 2020 – esplode la voglia di tornare a servirsi in un negozio di vicinato, intenzione manifestata dal 57% contro il 40% dello scorso anno. Aumenta il movimento anche nei centri commerciali (49%, dal 25% dello scorso anno). I mercati / mercatini di Natale sono al 20%.
> Il budget per i regali – La voglia di un Natale “normale” si riflette anche sul budget per i regali. Quest’anno i piemontesi faranno sei doni a testa, per una spesa media complessiva di 238 euro. Una cifra che nasconde andamenti differenziati tra loro: il 17% conterrà le spese per i doni sotto i 100 euro, mentre un altro 22% tra i 100 e 200 euro; una quota del 21% si orienterà tra i 200 ed i 300. Significativamente più basse le percentuali delle fasce di spesa oltre i 300 euro. Ma c’è anche un 11% che non farà doni e un ulteriore 20% che non ha ancora fissato un budget.
> I doni – Il vero boom è della moda: il 36% metterà sotto l’albero un capo d’abbigliamento, il 18% un accessorio e il 12% un paio di scarpe, per un totale del 66% delle indicazioni. Segue il regalo gastronomico (36%), con i vini al 21%. Al terzo posto i libri, scelti dal 35%. A seguire tutti gli altri: videogiochi (25%), prodotti tecnologici (23%), elettrodomestici (18%), arredamento e prodotti per la casa (17%), viaggi (8%).
«Il quadro che emerge – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte – dà un’iniezione di fiducia: stiamo imparando a gestire l’emergenza e i consumatori quest’anno affrontano il periodo delle feste di fine anno con la consapevolezza delle difficoltà ma anche con la voglia di passare un Natale normale. Merito dell’assenza di restrizioni, a sua volta dovuta all’introduzione del green pass, che garantisce sicurezza nello shopping. Questo non vuole dire che la crisi sia finita: rispetto al periodo pre-pandemia, si tratta ancora di un Natale sottotono, ma i segnali sono incoraggianti. Ora è fondamentale non dissipare il tesoretto di fiducia accumulato per le feste, evitando nuove restrizioni e accelerando i richiami vaccinali. Particolarmente significativo il piccolo boom dell’abbigliamento, che premia uno dei settori che in questi anni è stato più in difficoltà, anche prima della pandemia. I libri confermano invece il buon risultato che ha caratterizzato il settore anche durante la pandemia. Ancora poco scelti i viaggi, a riprova che il timore diffuso della pandemia continua a condizionare negativamente il settore del turismo».
I RISULTATI DEL SONDAGGIO
Quali dei seguenti eventi potrebbe condizionare le sue spese natalizie?
i prezzi | 56 |
la situazione economica personale | 38 |
la paura del contagio | 28 |
le file per gli acquisti | 26 |
tasse e tariffe | 24 |
l’erosione del risparmio | 20 |
la situazione economica del Paese | 12 |
la chiusura/restrizioni di orario dei negozi | 10 |
le preoccupazioni rispetto al posto di lavoro | 8 |
niente potrà condizionare le feste natalizie | 7 |
non saprei | 5 |
Valori % (somma delle risposte)
Quanto pensa di spendere per i regali a parenti e amici?
fino a 100 euro | 17 |
da 101 a 200 euro | 22 |
da 201 a 300 euro | 21 |
da 301 a 400 euro | 14 |
da 401 a 500 euro | 11 |
da 501 a 600 euro | 6 |
più di 600 euro | 9 |
non intendo spendere | 11 |
non saprei | 20 |
media | 238 euro |
Valori %
Quali regali di Natale comprerà per parenti e amici?
capi d’abbigliamento | 36 |
un regalo gastronomico | 36 |
libri | 35 |
giochi/videogiochi | 25 |
prodotti tecnologici | 23 |
vini | 21 |
elettrodomestici/piccoli elettrodomestici | 18 |
accessori moda | 18 |
arredamento/prodotti per la casa | 17 |
calzature | 12 |
un viaggio | 8 |
non comprerò regali | 11 |
Valori% (somma delle risposte)
Quanti regali prevede di fare?
meno di cinque | 37 | |
tra cinque e dieci | 44 | |
tra dieci e venti | 16 | |
più di venti | 1 | |
non saprei | 2 |
Valori % (risponde chi comprerà dei regali)
Dove intende acquistare i regali di Natale?
sul web | 58 |
presso un negozio | 57 |
in grandi strutture commerciali | 49 |
regalo soldi | 23 |
nei mercati/mercatini di Natale | 20 |
non saprei | 5 |
Valori % (risponde chi comprerà dei regali) (somma delle risposte)