Seguici su

Salute

Nasce con un cuore univentricolare in Serbia, salvata al nostro Regina Margherita

Una bambina nata con un ventricolo iposviluppato che non garantisce un adeguato apporto di sangue. Minime le speranze di sopravvivenza senza un trapianto. Ma al Regina Margherita trovano un’altra soluzione e la piccola ora è salva

Pubblicato

il

E’ di questi giorni un’altra storia di eccellenza, che racconta del nostro celebre ospedale Regina Margherita e la storia di una ragazzina nata con una grave cardiopatia congenita: un cuore univentricolare. In buona sostanza, la ragazza non ha un ventricolo destro sufficientemente sviluppato per garantire il passaggio di sangue necessario, mentre il sinistro funziona correttamente.

La ragazza è di origine serba e nel suo Paese era già stata sottoposta a due interventi che non sono stati risolutivi. I dottori si erano dunque persuasi che l’unico rimedio sarebbe stato un trapianto.

Grazie a un accordo tra il governo serbo e l’Italia, il caso è stato segnalato al Centro di Coordinamento Trapianti Nazionale che ha lanciato l’appello ai Centri trapianto regionali. A raccoglierlo è stata la Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino diretta da Carlo Pace Napoleone, dove la paziente è stata trasferita dall’ospedale di Belgrado lo scorso giugno.

All’arrivo le condizioni erano disperate, ma dopo un lungo periodo di osservazione, i chirurghi si sono detti fiduciosi del buon esito di una operazione.
L’intervento a cuore aperto è durato 8 ore, durante le quali i chirurghi hanno ricostruito un collegamento diretto che portasse il sangue non ossigenato dai polmoni al cuore, bypassando il ventricolo destro.

E’ stato un successo e la ragazza può ora tornare a casa, non avrà più bisogno di un trapianto.

Si tratta forse, per alcuni, di piccole storie, ma è da queste che si apprezza intanto l’efficienza del nostro sistema sanitario, l’eccellenza delle nostre strutture e anche quanti progressi sono stati effettivamente fatti negli ultimi anni nel campo medico.

[zombify_post]

Tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Trending