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Torino e le strade colabrodo: Appendino dà il via ai lavori per rimediare entro la scadenza elettorale

La giunta Appendino ha approvato progetti di manutenzione delle strade da rattoppare a Torino per 6,8 milioni di euro, che insieme a quelli “avanzati” lo scorso anno, saranno utilizzati da qui al 2021 per le buche, le vie colabrodo e la sicurezza

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Strade Torino

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ci tiene a ricordare ai cittadini torinesi che la sua giunta durante il mandato ha speso fior di milioni di euro per rifare le strade della città che erano rovinate e piene di buche. Ma anche per aumentare la sicurezza. Per attuare il piano di rattoppo delle buche stradali e altri lavori è stato avviato un censimento delle vie di Torino, e in particolare quelle che necessitano di interventi. Questo, finito di essere stilato a fine 2019, sarà la base per i lavori che inizieranno quest’anno e proseguiranno sino al 2021.

Le strade di Torino da rattoppare

Secondo quanto accertato dai tecnici della divisione Infrastrutture e Mobilità del Comune di Torino, quasi tutte le strade di Torino necessiterebbero di interventi di sistemazione. Buche stradali e strade rotte ce ne sono infatti molte. Tuttavia, ci sono vie e corsi che ne hanno più bisogno di altri: per esempio, via Onorato Vigliani, Largo Orbassano, via Tunisi, via Stradella, corso Siracusa o via Pietro Cossa e tante altre ancora. Ma ci sarebbe anche la pavimentazione di piazze storiche come piazza Castello o piazza Carignano – per queste ultime, lo stanziamento prevede circa 400mila euro. E, infine, la sicurezza di pedoni e automobilisti.

L’inizio dei lavori

Tra giugno e luglio 2020 si apriranno i cantieri e inizieranno i lavori per rimettere a posto le vie colabrodo di Torino – con inevitabili modifiche alla viabilità e possibili disagi per gli automobilisti – ma anche per migliorare marciapiedi, incroci e attraversamenti e zone pedonali. Sarà però un sacrificio che si dovrà fare, se si vogliono avere strade più sicure. In tutto, i cantieri dovrebbero essere 125, secondo quanto riferito dalla Città di Torino. Con il recente stanziamento dei fondi, e quelli avanzati del 2019, il budget disponibile per il riassetto delle strade della città sabauda in tutto sarà di circa 10,6 milioni di euro. Secondo quanto dichiarato dalla stessa sindaca Appendino sulla sua pagina Facebook, a Torino sono in arrivo «oltre 350mila metri quadri di strade rifatte».

Anche il centro di Torino si rifà il look

Come accennato, una parte dei fondi andranno per il rifacimento della pavimentazione di alcune piazze del centro di Torino. Oltre a piazza Castello, piazza Carignano e piazza Solferino, saranno coinvolte anche le vie Sant’Ottavio e Verdi, in particolare nella zona pedonale che gira attorno al nuovo edificio universitario di piazzale Aldo Moro.

Rendere più sicuri gli incroci

Nel piano di lavori previsto dalla giunta Appendino c’è anche l’intento di rendere più sicuri gli incroci – spesso teatro di incidenti, con esiti anche drammatici. Per questo, si rimetterà mano agli incroci di corso Matteotti angolo corso Vinzaglio, via Boccherini angolo via Ravizza, via Ventimiglia angolo via Millefonti, via Cortemilia angolo via Ventimiglia e, infine, l’attraversamento perdonale di corso Moncalieri all’altezza del numero 18, dove nel 2018 ha perso la vita una donna di 68 anni.

La fine dei lavori

Se tutto andrà come previsto, la fine dei lavori secondo i tecnici dell’assessorato alla Viabilità dovrebbe avvenire entro il mese di maggio 2021 – data che cade circa un mese prima delle elezioni amministrative di Torino, in cui i torinesi dovranno decidere se riconfermare la sindaca Appendino o eleggere qualcun altro.

VEDI ANCHE: Torino, tutte le modifiche alla viabilità e le strade chiuse febbraio 2020.

1 Commento

1 Commento

  1. Leonardo Libero

    29 Gennaio 2020 at 14:33

    Con i soldi che si sono spesi e si stanno spendendo per il costoso massacro della viabilità di Via Nizza si sarebbe potuto tappare le buche in tutto Torino e avanzarne ancora. Ma bisognava PUNIRE chi usa l’auto, anche se per lavoro, in una città i cui servizi pubblici fanno pietà. Brutte cose le ideologie !!,

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