Seguici su

Trasporti

Torino, corso Grosseto e Borgo Vittoria: l’inferno durerà ancora

Il nuovo collegamento ferroviario Torino-Ceres, anche se sarà fondamentale per migliorare i collegamenti con le Valli di Lanzo e l’aeroporto di Caselle, al momento è un vero e proprio inferno per i residenti e chiunque si trovi a transitare in Borgo Vittoria

Pubblicato

il

Esasperati. Questo è il termine con cui si potrebbero definire i residenti in Borgo Vittoria e tutti coloro che si trovino a transitare con un veicolo (o anche solo a piedi) dalle parti di corso Grosseto dove nascerà il nuovo collegamento ferroviario Torino-Ceres. Anche se, in prospettiva, si tratta di un’opera che servirà a migliorare i collegamenti con le Valli di Lanzo e l’aeroporto di Caselle, al momento ha fatto precipitare i cittadini in un inferno, un tunnel la cui uscita sembra molto lontana.

Disagi e…

I cittadini, da quando è stato aperto il cantiere nel 2017 hanno dovuto fare i conti con un susseguirsi di disagi in crescendo. Deviazioni, restringimenti, code chilometriche, traffico in tilt, rumore, aria irrespirabile, parcheggi che si smaterializzavano… insomma, un gran numero di disagi. Eppure, il nuovo collegamento sotterraneo Torino-Ceres era un’opera dovuta. Lo si è fatto per migliorare la viabilità o, meglio, il trasporto dal capoluogo alla provincia. Ma, allo stato attuale delle cose, quello che salta all’occhio e ciò di cui si lamentano in molti, sono appunto i disagi che inevitabilmente seguono l’apertura di un cantiere in una città – specie quanto questo è di grandi dimensioni.

Finirà prima o poi?

A seguito dell’ultima variante causata dal ritrovamento di fibre di amianto durante i lavori, il cantiere si prevede sia chiuso entro dicembre 2020, per cui si parla di almeno un altro anno e mezzo. Tempo in cui l’esasperazione dei residenti e dei cittadini che devono passare di lì potrebbe raggiungere livelli critici. Senza contare che, come spesso avviene, ci possono essere dei ritardi – per cui la chiusura del maxi-cantiere potrebbe slittare di qualche mese, andando a sforare nel 2021. Non a caso, il collaudo e la messa in esercizio dell’opera sono ancora in programma per la fine del 2021.

L’uscita dal tunnel

Dalle ceneri dei due cavalcavia, abbattuti per via anche dei danni strutturali di cui soffrivano, dovrebbe sorgere un tunnel stradale che affiancherà quello ferroviario (lungo circa 3 km, da parco Sempione a largo Grosseto), in direzione di corso Potenza. Ma, nel frattempo, e prima che si torni a respirare si dovrà fare i conti con altre chiuse stradali, mentre si attende la riapertura di via Chiesa della Salute – prevista nel giro di poche settimane – a partire dalla metà del mese di luglio verrà chiusa via Bibiana e dal mese di agosto e fino all’inizio di settembre sarà chiusa via Ala di Stura. Tutto questo, già lo si sa, provocherà ulteriori disagi e malumore. Speriamo che la situazione non degeneri e che i lavori si concludano il prima possibile, senza ulteriori ritardi.

Cosa succederà a dicembre?

Se qualcuno è già preoccupato per quello che avverrà in autunno, forse non sa che la situazione potrebbe peggiorare a dicembre, quando verrà interrotta la linea ferroviaria che ancora collega Torino con le Valli di Lanzo. Sarà il periodo probabilmente più buio, in cui il treno verrà sostituito dai bus per almeno un anno. I pendolari dovranno dunque fare i conti anche questa nuova situazione.

Tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Stock images by:

>

Torino Fan © Copyright 2024 Tutti i diritti riservati. Partita I.V.A. n. 12059750013